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Sconcerti: “Il calcio inglese è il più bello del mondo per la velocità, Conte e Sarri sono durati tre anni in due”

Sul Corriere della Sera l’analisi della “grande bellezza” della Premier: “Non hanno i Messi, i Maradona, i Ronaldo, ma la più straordinaria qualità media che esiste, il calcio vero, di tutti”

Sconcerti: “Il calcio inglese è il più bello del mondo per la velocità, Conte e Sarri sono durati tre anni in due”

Non è un problema atletico, non è una questione tattica. E’ la tecnica. Il calcio inglese è il migliore del mondo perché hanno calamitato i migliori, i più bravi, i più veloci. Mario Sconcerti non parla di velocità pura, ma proprio di abilità nel gestire il pallone, nel farlo girare vorticosamente, nel controllarlo. In un editoriale sul Corriere della Sera Sconcerti risponde alla domanda: perché Liverpool-City è la partita più bella del mondo? Perché non siamo in grado di replicare questa grande bellezza anche in Serie A?

“Liverpool-City è una pessima pietra di paragone, sono le due migliori squadre al mondo, rappresentano se stesse e niente più. Il campionato inglese è più spettacolare perché si cerca sempre di vincere. In Italia non è così automatico, si pilota ancora il risultato, ci si accontenta”.

Sconcerti ripercorre velocemente l’epica del campetto, le origini del nostro pallone all’oratorio, in cui

“ci abituavamo al gioco stretto, al dribbling, all’astuzia. Oggi questo non esiste più”

In Inghilterra oggi non hanno i Messi, i Maradona, i Ronaldo,

“ma la più straordinaria qualità media che esiste, il calcio vero, di tutti. Quello che colpisce il nostro occhio del loro calcio è la velocità. Attenzione: non sono più veloci dei giocatori italiani. Fanno girare più rapidamente il pallone. Per far questo bisogna essere molto bravi. Non c’è più una differenza fisica, siamo tutti mescolati. La differenza è la tecnica, la qualità individuale. È qui la singolarità”.

E la Premier si è presa non solo i migliori giocatori, ma anche i migliori tecnici, quelli abituati a gestire questo gioco fatto di controllo e velocità:

“Noi non siamo più i maestri, siamo i migliori nel nostro tipo di calcio. Sarri e Conte hanno retto appena tre anni in due nella perfida Albione. Poi sono tornati a casa”.

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