Il tecnico rossonero a Sky: “Abbiamo la testa un po’ pesante, ma i ragazzi stanno rispondendo bene e reagendo bene. Bonaventura? E’ un giocatore intelligente e io ho bisogno di questo”

Ai microfoni di Sky, dopo il pareggio contro il Napoli, ha parlato l’allenatore del Milan, Stefano Pioli.
“Ero sicuro che avremmo fatto una buona prestazione. Abbiamo lavorato con attenzione e con consapevolezza. Il Napoli era un avversario molto forte, abbiamo giocato con difficoltà oggettive, mancanze importanti. Chi è subentrato lo ha fatto con l’atteggiamento giusto. Peccato non aver fatto un gol in più. La palla non è entrata per poco in qualche situazione”.
E’ cambiato lo spirito dello spogliatoio? Forse la classifica appesa alla parete è servita come schiaffo ai calciatori?
“Ma io ho trovato molta disponibilità sin dall’inizio. Per fare un lavoro completo e profondo serve tempo, e non ce n’è mai abbastanza. Sono 40-45 giorni che lavoriamo insieme, con due soste e un turno infrasettimanale. L’atteggiamento della squadra mi è piaciuto. Qualche piccola disattenzione nei finali di partita che abbiamo pagato, ma la squadra c’è e stiamo cominciando a giocare da squadra e questo è l’importante”
C’è un problema con Piatek che non segna. Come si risolve?
“Abbiamo lavorato tanto per la squadra, ha avuto anche sue occasioni, l’importante è continuare a creare situazioni pericolose. Ne ha avute due. Capisco che per gli attaccanti va così, a momenti. Non deve demordere, se può fare meglio deve fare un piccolo sforzo in più, deve reagire, bisogna metterlo in condizione di fare bene. Sono soddisfatto del lavoro che da. Capisco che per un attaccante conti fare il gol”
Nel lavoro che chiedi la squadra ti sta seguendo. Vieni tradito solo da piccole situazioni in diversi momenti della gara. Piccole disconnessioni che vanificano.
“Te lo dico con tutta onestà: 45 giorni sono veramente pochi. Se fosse inizio anno adesso dovremmo essere a metà agosto e sarei contentissimo delle prestazioni della squadra. Ho portato concetti e principi diversi dai precedenti, ma i ragazzi sono stati molto bravi e stanno interpretando bene le partite. Purtroppo siamo quasi a dicembre e ci si aspetta oltre alle prestazioni anche i risultati perché siamo il Milan. Il calendario certo non ci ha aiutati, ma siamo stati all’altezza. Forse solo con la Roma nel secondo tempo non siamo stati una grande squadra ma per il resto ce la siamo giocata. E’ un segnale importante per un allenatore”
Che peso ha il recupero di Bonaventura?
“E’ un giocatore. Sa dettare i tempi. Sa quando c’è da rallentare. E’ un giocatore intelligente e io ho bisogno di questo. Di uno che sappia leggere le situazioni e dare soluzioni. Di giocatori che sappiano temporeggiare se c’è bisogno e aggredire e che si sappiano muovere. E lui fa parte di questi. Spero che la condizione fisica gli permetta di giocare con più continuità”.
Com’è la condizione mentale del gruppo?
“E’ chiaro che siamo in un momento psicologico che non può essere dei migliori. Attaccare la classifica nello spogliatoio è anche perché se siamo consapevoli non possiamo essere leggeri, superficiali, ma nemmeno avere la serenità che aiuterebbe a rendere meglio. Abbiamo la testa un po’ pesante, ma i ragazzi stanno rispondendo bene e reagendo bene. Dobbiamo fare ancora un piccolo sforzo, un piccolo salto in avanti. Non sempre prendiamo la porta. Dobbiamo lavorare meglio”
Serve uno come Ibra?
(sorride e sospira) “Buona serata, grazie”