Ancelotti ha preso la squadra per mano per portarla fuori dalla crisi, ma ha anche sancito il concetto per cui in questo Napoli c’è spazio per tutti, ma nessuno è indispensabile
Proprio Anfield è stato il bivio negativo della scorsa stagione, quest’anno invece si è rivelato il capolavoro di Ancelotti che potrebbe rilanciare il Napoli. L’allenatore, scrive Nicita sula Gazzetta dello Sport, si è ripreso la squadra senza necessità di urla o punizioni è riuscito a trasformare le tensioni in rabbia positiva.
E se Carlo Ancelotti è stato bravo psicologicamente a far mettere da parte multe e discussioni con la società – o anche tramutare in rabbia positiva quel sentimento -, lo è stato ancor di più nel dare un senso tattico concreto e plausibile davanti a una squadra che si conferma ai vertici europei
È partito dalla difesa, come ha sempre fatto nella sua storia da allenatore nei momenti di difficoltà, è ha costruito una squadra organizzata e salda per affrontare il Liverpool.
La promozione di Koulibaly capitano è anche un segnale importante. Significa che in questo Napoli c’è spazio per tutti, ma nessuno è indispensabile. Per cui se Insigne si incupisce nei propri tormenti, la squadra ha comunque i suoi leader (c’è pure Allan recuperato alla causa). E se Callejon, il sempre presente José, accusa un periodo di calo – e ci può stare – resta in panca senza problemi.