Donnarumma, Insigne, Florenzi, Bernardeschi, Chiesa, Belotti, chi più chi meno è in difficoltà. Che Insigne non resti immalinconito dal bradisismo napoletano
Questa sera la Nazionale di Roberto Mancini incontra la Bosnia. Può stabilire il record assoluto di partite vinte di fila, superando quello di Pozzo (1938-39): 10, di cui 9 su 9 nel torneo precontinentale.
Ma soprattutto, stasera, la sua Nazionale può rappresentare un riscatto per i giocatori che invece vivono un momento di crisi con i rispettivi club, scrive il Corriere dello Sport.
Il gruppo si è presentato al doppio impegno con la Nazionale
“attraversato da alcune inquietudini, testimoniate anche dalle pressioni neppure tanto striscianti di alcuni club, favorevoli al silenzio stampa dei propri convocati anche a Coverciano”.
Donnarumma, Insigne, Florenzi, Bernardeschi, Chiesa, Belotti, chi più chi meno è in difficoltà.
Lippi lo ripeteva spesso:
“I ragazzi debbono sapere che hanno due squadre: il club e la Nazionale. E con me conta quello che fanno quando siamo insieme”.
De Rossi ha fatto suo il teorema, quando più volte arrivava da problemi in giallorosso e poi si esaltava con la maglia azzurra addosso.
L’augurio che il quotidiano sportivo fa ai calciatori citati è proprio questo.
“che la picchiata milanista non pesi sulla cabrata azzurra di Donnarumma, chiamato alla prestazione dalla presenza di un certo Dzeko. Che Florenzi, come il suo ex capitano ha insegnato, sappia rimbalzare in casa Edin, dopo il crollo del suo titolo alla borsa di Fonseca, a meno che il ct gli preferisca Di Lorenzo. Che Federico, sia quello juventino che quello ancora viola, ritrovi lo spirito eversore che ne ha animato la crescita impetuosa, pur sapendo che il primo partirà titolare e in panchina. Che Insigne non resti immalinconito dall’incredibile bradisismo napoletano”.
