CorSera: il trono regalato da Rosario a Maradona chiude la sfida tra Diego e Messi
Non dice che Maradona è più grande ma rivela che le domande sono altre: ve lo vedete Messi seduto su un trono? Con chi uscireste a cena per farvi raccontare storie di vita e dell'universo?

L’immagine di Diego Armando Maradona che siede sul trono ricevuto in regalo per il suo compleanno dai tifosi del Newell’s Old Boys potrebbe mettere fine ad una questione annosa: è meglio Diego o Messi?
A scriverlo, sul Corriere della Sera, è Tommaso Pellizzari.
Da Rosario vengono tanti importanti giocatori, da Tomas Felipe Carlovich a Jorge Valdano, da Angel Di Maria e Mauro Icardi e, appunto, Leo Messi, che ha giocato nelle giovanili del Newell’s cinque anni (1995-2000), prima di trasferirsi al Barcellona quando aveva 12 anni.
Ma l’inchino di Rosario a Maradona, scrive Pellizzari,
“non sancisce la resa finale di chi sosteneva che Messi fosse più grande”.
La foto che ritrae Diego sul trono chiude sì la discussione ma in un senso che va ben oltre la tecnica o i trofei vinti da Messi e Maradona.
“Anche perché è un dibattito che difficilmente si può staccare da certezze ormai acquisite: il sinistro di Maradona è sì migliore di quello di Messi, ma Leo ha un destro e un colpo di testa nettamente superiori. Diego ha portato l’Argentina a vincere il Mondiale che alla Pulce manca, è vero. Ma era un altro calcio, in cui a un fuoriclasse un’impresa del genere poteva anche riuscire”
La foto di Rosario dice di più e altro.
“Proprio il Mondiale vinto dal Pibe è la prova che nascere con certe doti fa la differenza. Ma altrettanto contano il carattere e il modo con cui le si mette a frutto”.
Perciò, conclude Pellizzari, basta chiedersi se Messi è meglio di Maradona o viceversa. Le domande da farsi sono altre e le indica.
“Queste: nel 2046, quando Leo compirà 59 anni, ve lo vedete seduto su un trono a bordocampo? E poi: con chi, fra lui e Diego, uscireste una sera per farvi raccontare storie di vita e brevi cenni sull’universo, magari con sorprendenti rivelazioni su chi l’ha davvero creato?”