Corriere di Bergamo: “Un caso di Stato il rigore che non c’è”
«Le moviole hanno evidenziato che tutta la querelle parte da una gomitata rifilata da Llorente a Kjaer». L'attacco all'interrogazione parlamentare

Oggi il Corriere di Bergamo è un numero da conservare. Il quotidiano esce in abbinata col Corriere della Sera che oggi ospita un articolo in cui l’ex arbitro Paolo Casarin scrive che c’è rigore di Kjaer su Llorente.
Il Corriere di Bergamo – che forse diventare il supplemento della Gazzetta per concordanza di linea editoriale, titola in prima pagina: “Un caso di Stato il rigore che non c’è”. Oltre a ospitare una pregevole intervista all’autorevole fratello di Mazzoleni (intervista che trovate qui).
Scrive Matteo Magri in un articolo peraltro sobrio, seppur ovviamente e giustamente parziale:
I cinque minuti di sospensione del match per proteste (che sono costate il rosso all’allenatore del Napoli Ancelotti, ieri fermato per una giornata dal giudice sportivo) sarebbero stati assurdi anche se il penalty fosse stato solare. Condizionale d’obbligo perché le moviole hanno evidenziato al contrario che tutta la querelle parte da una gomitata rifilata da Llorente a Kjaer. Involontaria, certamente (l’attaccante stava prendendo posizione, peccato che non lo si possa fare con i gomiti alti), ma pur sempre da punire con un fischio. Che non è avvenuto, perché poi la sfera è finita all’Atalanta: regola del vantaggio. Piccolo appunto: il bomber dei partenopei non «impazzisce» per il presunto penalty, ma si limita ad allargare le braccia. Altro piccolo appunto, sull’utilizzo o mancato utilizzo del Var. Ma il punto dovrebbe essere solo se il rigore ci fosse o meno. E il penalty, immagini alla mano, non esiste.
Il titolo “Caso di Stato” è riferito all’interrogazione parlamentare presentata al ministro Spadafora. Primo firmatario “Gaetano Quagliariello (presidente del Napoli Club Parlamento) al Senato e Paolo Russo alla Camera, hanno finora sottoscritto le interrogazioni i senatori Giacomo Caliendo, Luigi Cesaro, Annamaria Parente e Gianni Pittella, e i deputati Luigi Casciello, Antonio Pentangelo, Gianfranco Rotondi, Carlo Sarro, Raffaele Topo e Catello Vitiello e altre adesioni sono arrivate nel corso della serata di ieri”.
A rispondere, il risicato gruppo di atalantini a Roma. Primo, il leghista Daniele Belotti tramite Facebook che bolla l’iniziativa come «il solito piagnisteo napoletano». Il collega di partito Roberto Calderoli va più sul tecnico: « Ma hanno così tanto tempo da perdere questi colleghi? A questi parlamentari vorrei ricordare il rispetto per l’arbitro e per i suoi collaboratori e vorrei ricordare che l’azione in questione è stata valutata per quattro minuti con il Var».