Bocca: “ora si può tornare a litigare liberamente tra giocatori e società senza troppi assilli”
Il pareggio è stata una grande impresa, ma l'esultanza sommessa al gol è segno che resta il dispetto della squadra per questi giorni avvelenati e di grande scontro

Sembra un ricordo lontano, quello della vittoria del Napoli contro il Liverpool al San Paolo, scrive Fabrizio Bocca su Repubblica, eppure sono passati solo due mesi, due mesi in cui le cose sono molto cambiate e non come si sarebbe sperato. La differenza tra la squadra di Klopp e quella di Ancelotti appariva abissale prima dello scontro di ieri sera
Sembra passato un anno da quando il Napoli di Ancelotti cominciò la sua Champions a metà settembre, dando una lezione di calcio ai campioni d’Europa. Ma da allora il Liverpool di Klopp è salito nella stratosfera, straprimo in Premier, tutte le partite vinte, City, Arsenal e Chelsea compresi, tranne un pareggio con lo United, a raffica anche in Champions. Il Napoli invece è sceso lì dove nessuno poteva immaginare, il campionato compromesso, la Champions come ancora di salvezza. E soprattutto la rottura con la società: nel giorno della partita chiave i giocatori si sono visti recapitare le raccomandate delle multe
Ancelotti l’ha saputa condurre e giocare. Ha saputo sopperire alle assenze eccellenti e mettere in campo il giusto carattere e la grinta per tenere a bada i Reds. Mertens e compagni hanno pareggiato lì dove sembrava chiaro che avrebbero perso e anche di brutto, ma al gol del belga l’esultanza è stata sommessa, segno che nonostante il pareggio resta “il dispetto della squadra per questi giorni avvelenati e di grande scontro”
Tutti più tranquilli e sollevati, ora si può tornare a litigare liberamente tra giocatori e società senza troppi assilli.