Carlo Ancelotti non è di buon umore. Lorenzo Insigne si conferma «opaco». Mertens è ispirato poco e servito meno.
Siamo solo alla settima giornata eppure sembra che ci sia la fretta di chiudere già i giochi, scrive Timossi sul Corriere della Sera, per cui solo una tra Juve e Inter oramai può vincere il campionato.
Non è tutto campato in aria però se si considera che la formazione di Ancelotti non brilla
Il Napoli arriva a questa sosta con due punti in meno rispetto a un campionato fa, mai così male negli ultimi sette anni.
Contro il Toro di Mazzarri gli azzurri non sono riusciti a trovare, ancora una volta, la via del gol, portando a casa solo un pareggio e poteva andare peggio.
La squadra di Ancelotti ha un quarto d’ora intraprendente, per 45 minuti gioca palla senza trovare una distrazione nei quattro uomini sistemati davanti a Sirigu.
Ancelotti prova la carta Llorente per cercare di superare in altezza la difesa del Torino, ma non riesce a risolvere la partita
Quando tutto finisce, Carlo Ancelotti non è di buon umore.
Bene la difesa e il centro campo. È l’attacco il reparto che fatica e delude.
Lorenzo Insigne si conferma «opaco» come Ancelotti lo vede da qualche tempo Mertens è ispirato poco e servito meno.