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Repubblica: “La celebrazione di Diabolik. Fin quando i tifosi normali dovranno genuflettersi agli ultrà?”

Perché il Viminale ha concesso le autorizzazioni alle celebrazioni durante una manifestazione sportiva di cui lui è chiamato a controllare l’ordine?

Repubblica: “La celebrazione di Diabolik. Fin quando i tifosi normali dovranno genuflettersi agli ultrà?”

Nel doppio omaggio a Diabolik celebrato nelle curve, prima a San Siro e poi all’Olimpico,

non c’è solo la cieca devozione tribale degli ultrà. C’è la sconfitta del calcio e dello Stato. Che ancora una volta scendono a patti con il peggior prodotto da stadio: quei gruppi violenti, dichiaratamente fascisti che da dieci giorni celebrano, come fosse un martire, un uomo uscito non da un fumetto anni ’60 ma dalle carceri e dalle inchieste giudiziarie

Come scrive Repubblica, se ai tifosi che lo hanno celebrato non interessa chi sia Piscitelli e quali siano i suoi rapporti con l’estrema destra e la criminalità romana, gruppi albanesi  e camorra, questa cosa dovrebbe invece interessare, e molto, allo Stato e ai dirigenti del calcio. La domanda è, secondo Paolo Berizzi, perché il Viminale ha concesso le autorizzazioni alle celebrazioni durante una manifestazione sportiva di cui lui è chiamato a controllare l’ordine? Dare l’autorizzazione sembra quasi un voler autorizzare certe forme di tifo violento ed estremo ai danni dei tifosi per bene che sono la maggioranza.

Fino a quando i tifosi “normali” dovranno abbassare sguardo e orecchie di fronte alle vergognose parate delle cosche del tifo?

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