Può giocare ovunque, per questo Ancelotti lo ha voluto tanto. Dietro la punta, come a Torino, ha dimostrato di saperci fare, ma può partire anche dalla fascia, sia a destra che a sinistra
La stampa messicana ha celebrato il debutto (con gol) di Lozano in maglia azzurra, lo abbiamo scritto.
Il suo esordio è stato importante, scrive la Gazzetta dello Sport. E’ riuscito, in una partita pazza come quella di sabato sera, ad aiutare la squadra a rimontare i 3 gol subiti nella prima fase di gioco. Ha messo ordine nel reparto offensivo giocando dietro la prima punta e ha fatto arrivare a Fabian Ruiz palloni che prima non erano mai arrivati.
Il suo gol, al primo tiro in porta, è stato quello della riscossa, oltre che il primo gol messicano della storia della Serie A.
Dove lo schiererà adesso Ancelotti? Il mister lo ha voluto propri perché capace di partire da più posizioni. Dietro la punta, come a Torino, Lozano ha dimostrato di saperci fare, ma può partire anche dalla fascia, per sfruttare la sua velocità. A destra o a sinistra? Chi gli farà spazio? Si chiede la rosea.
Ancelotti non ritiene inamovibile nessuno. Dopo la sosta, con l’inizio della Champions, inizierà la rotazione e tutti potranno partire titolari.
La concorrenza sale, scrive la rosea, anche in virtù dell’arrivo di Llorente.
“Da Insigne a Mertens, allo stesso Milik, tutti in discussione e servirà capacità di accettare le rotazioni e voglia di mettersi in discussione”.
Il debutto con gol è un’abitudine per Lozano. A 19 anni ha esordito da professionista nel campionato messicano segnando. Pochi mesi dopo, con il debutto in nazionale Under 20 contro Cuba, una doppietta.
Col Psv è andato in gol sia alla prima di Eredivisie che alla prima di Coppa d’Olanda e anche al debutto in Champions.
Sempre in nazionale, quella maggiore, Lozano ha iniziato con un gol anche la Confederation Cup del 2017 e il Mondiale del 2018.