Un’ipotesi che i due club non intendono nemmeno prendere in considerazione. Una provocazione nata da una battuta di Scaroni non gradita dal sindaco
Nella questione stadio milanese interviene il sindaco Sala prendendo tutti in contropiede.
Il Corriere dello Sport racconta che ieri il sindaco di Milano ha dichiarato:
“A questo punto ci sono due ipotesi sul tavolo: uno stadio nuovo a San Siro o uno stadio a Sesto San Giovanni. Io ne aggiungerei una terza: noi siamo disponibili a cedere San Siro qualora si volesse considerare anche l’ipotesi San Siro”.
Tutto nasce dalla dichiarazione del presidente del Milan, il giorno prima, nel vertice a palazzo Marino:
“Allora ce ne andremo a Sesto San Giovanni”
una battuta, secondo il suo entourage, ma che al Comune non sembra essere piaciuta troppo, da qui la provocazione.
La cifra di 70 milioni richiama una stima fatta in passato per l’impianto.
Scrive il Corriere dello Sport:
“Il contropiede di Sala è stato vissuto come un bastone tra le ruote da Inter e Milan, che hanno deciso di non replicare a stretto giro di dichiarazione. “Se ne inventano una più del diavolo” il commento anonimo uscito dalle stanze delle due società da ieri mattina concentrate sulla ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali”.
Per Inter e Milan l’offerta di acquistare San Siro è da considerare inimmaginabile. In primo luogo perché non si potrebbe sfruttare il piano di costruzione dell’intero quartiere, dove c’è il core business del progetto. E poi perché ristrutturare San Siro vorrebbe dire non poter utilizzare l’impianto per troppo tempo. Dove si giocherebbe nel frattempo?
