Fabrizio Bocca: “Adesso il problema è che è troppo ricco. Vorrebbe una Juve con 11 titolari a lui devoti. Presto scoprirà che sarà la Juve a cambiare lui e sarà lui a dover dare risposte”
“Siccome lamentarsi gli riesce bene, Maurizio Sarri ora si lamenta di essere troppo ricco”, scrive così Fabrizio Bocca su Repubblica. “L’allenatore – prosegue – non ha risparmiato pungolate ad Agnelli, Nedved e Paratici perché sfoltiscano la rosa, vendano chi è fuori progetto”. E ancora: “Può essere che Sarri abbia già in mente una Juve a sua immagine e somiglianza, a lui totalmente devota (difficile), con 11 prescelti da Szczesny a Ronaldo. Quindi il troppo disturba, destabilizza, manda in sovrappressione”.
Sarri è un artigiano che detesta il calciomercato, perché lo fa vivere nel provvisorio e distoglie i giocatori dal suo indottrinamento.
“Lamentarsi di avere troppi campioni però è una stramberia al limite dello snobismo, Sarri non ci deve ribadire sempre che è specialista dell’“arte povera” e che il suo calcio non prevede indispensabilmente grandi e costose star. Se miri al Triplete sarà meglio circondarsi dei più forti e averne tanti per non farsi fregare sul più bello dal raffreddore di tizio o caio. Sarri presto scoprirà che più che essere lui a cambiare la Juve, sarà la Juve a cambiare lui, a imporgli un nuovo modo di pensare e forse anche di giocare”.
L’editorialista aggiunge che “sia pure con qualche difficoltà ma comunque spendendo centinaia di milioni, gli stanno costruendo una squadra eccezionale, ricca e traboccante di qualità: non sarà lui a chiedere e ottenere risposte dagli altri, sarà lui a doverne dare in continuazione”.