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Orsato per Juventus-Napoli è la protervia del potere arbitrale

È una difesa corporativa e una scelta che punta a rendere meno serena la vigilia. Un arroccamento che per fortuna non turba il Napoli

Orsato per Juventus-Napoli è la protervia del potere arbitrale

In settimana lo abbiamo scritto: per la simulazione di Mertens, è venuto giù il mondo con Rizzoli e Nicchi a media unificati a sottolineare l’errore di arbitro e Var a Firenze; a Milano, due stagioni fa, per Inter-Juventus la mancata seconda ammonizione a Pjanic (che influì non poco sull’esito della partita e quindi dell’assegnazione dello scudetto) venne derubricata da Nicchi a errore a che può capitare.

Un anno e mezzo dopo, gli arbitri italiani tornano sul luogo del delitto. E designano per Juventus-Napoli proprio Orsato l’arbitro accusato (non senza ragioni) di aver falsato quel duello: allora sulla panchina del Napoli c’era Sarri.

È una designazione sbagliata per tanti motivi. È una designazione che definisce un arroccamento del potere arbitrale. Se vogliamo utilizzare un termine in uso in Italia da un po’ di tempo: della casta arbitrale. Anche se, va ricordato, che fino a quella partita Orsato era considerato il miglior arbitro italiano.

Resta una designazione a nostro avviso inopportuna. Che contribuisce solamente ad aumentare stare il nervosismo e a rendere meno serena la vigilia. Una designazione che rischia di far crescere la tensione. E compito dei dirigenti del calcio italiani, inclusi i rappresentanti degli arbitri, è quello di contribuire ad abbassare la tensione.

Per fortuna, ci pensa il Napoli che evidentemente non la pensa come noi. Come abbiamo scritto, c’è grande fiducia a Castel Volturno: la assoluta sicurezza da parte di Ancelotti che sarà un arbitraggio perfetto.

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