Continua la polemica sul divieto di accesso allo Stadium per i nati in Campania. Stavolta è il club bianconero a pubblicare una nota sul suo sito

Continua la polemica sul divieto di accesso allo Stadium ai nati in Campania. Parliamo della partita Juve-Napoli.
Questa mattina Repubblica aveva pubblicato la notizia. Dopo qualche ora è arrivato il comunicato della Questura di Torino. Prendeva le distanze dalla decisione del club bianconero. Nel comunicato la Questura scriveva di non aver mai concordato la decisione con la Juve. E di non avere intenzione di condividerla.
Alla Questura risponde il club di Agnelli con un’ulteriore nota sul sito ufficiale:
“Juventus Football Club precisa che le restrizioni di vendita dei biglietti per la partita Juventus-Napoli del 31 agosto, pubblicate sul sito della società nella mattinata di ieri, sono state comunicate, tramite Posta Elettronica Certificata, agli uffici competenti in data 4 agosto alle ore 16”.
In pratica, scrive la Juve, la Questura era stata avvertita. E pubblica la copia della mail inoltrata. Con tanto di data e orario di invio.
La nota aggiunge:
“Le modalità di vendita dei tagliandi potrebbero subire variazioni, anche sostanziali, solamente a seguito delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che non si è ancora riunito”.
Di fatto, quindi, il club riconosce solo l’autorità dell’Osservatorio e non quella della Questura. E’ vero che alla fine decide l’Osservatorio e che probabilmente i biglietti finiranno prima e le modalità di vendita cambieranno. Ma il principio lo ha stabilito il club bianconero. Ed è quello che conta.