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Benatia confessa: “Contro il Napoli non uscimmo mai dalla nostra area. Meritavano i 3 punti”

L’ex difensore centrale della Juventus parla a TuttoJuve.com della sfida vinta dal Napoli con il gol di Koulibaly

Benatia confessa: “Contro il Napoli non uscimmo mai dalla nostra area. Meritavano i 3 punti”

TuttoJuve.com pubblica una lunga intervista a Mehdi Benatia, difensore centrale della Juventus.

In bianconero ha trascorso due stagioni e mezzo, collezionando 59 presenze e 5 gol. Dice che la serie A gli manca ma che nella vita il calcio non è mai stata l’unica cosa importante, per lui.

Sulle voci che un paio di mesi fa lo davano di ritorno alla Juve conferma che erano vere.

“Ho parlato con il Fabio Paratici che mi aveva chiesto la disponibilità a vestire nuovamente la maglia della Juventus, ovviamente il mio problema non era né con lo spogliatoio né con la società bensì con Allegri che mi faceva giocare molto poco rispetto a quanto mi aveva inizialmente detto”.

La Juve all’epoca cercava un difensore, spiega e non era ancora sicura di poter prendere de Ligt.

“Ho risposto di star bene qui in Qatar e che non avevo fatto questa scelta per tornare indietro cinque mesi dopo. Dopo, sono riusciti a prendere il difensore e per fortuna non ho dovuto prendere una decisione”.

La disponibilità ad aiutare la Juve, però, resta e resterà sempre, dice:

“Una mano alla Juventus, che sia oggi oppure sarà domani, la posso dare nuovamente. Sono stato trattato benissimo così come accade per tutti gli altri calciatori bianconeri, ho solo bei ricordi e ho cercato di dimenticare in fretta gli ultimi cinque mesi trascorsi alla Juve perché, per me, sono stati momenti brutti”.

Sullo scontro con il Napoli di sabato:

“Sarà la stessa partita di sempre, il Napoli per tanti anni ha giocato un grande calcio anche grazie alle idee di gioco di Sarri e quasi sempre vincevamo noi. Se sarà così nuovamente, firmo subito. Ora è dall’altra parte della barricata e sono sicuro che farà un grande lavoro, i miei ex compagni mi raccontano che ha una idea chiara di gioco e insiste molto sul pressing e sul possesso palla. Sta rifacendo quanto fatto con gli azzurri. Ora ha davvero dei grandi campioni, perché il bel gioco ti fa vincere le partite ma quando hai giocatori come Cristiano, Mire, Blaise, Dybala, Higuain, Douglas, Bonucci, Chiellini – e tutti gli altri – che sono tra i più forti d’Europa. Se a loro aggiungi anche questa idea, puoi vincere”.

Giocare contro il Napoli non è mai stato facile

Benatia aggiunge che giocare contro il Napoli non è mai stato facile, anzi:

“Ricordo che col Napoli è sempre stato difficile, due anni fa al San Paolo siamo usciti per due volte dalla nostra metà campo e in una nostra sortita offensiva Dybala è avanzato alla grande e ha servito il ‘Pipita’ che ci ha fatto vincere per 1-0. E ho ancora nella mente l’ultima sfida che ho giocato contro di loro, quando ho perso il grande Kouly in marcatura che ci ha trafitto. Tutti hanno memoria solo di questo episodio, ma quasi nessuno ricorda che non siamo mai usciti dalla nostra area e che ho salvato 4-5 situazioni pericolose da gol. Con molta umiltà e senza fare il fenomeno, è stata una delle migliori partite che ho giocato con la maglia della Juventus”.

Quella volta, dice, la Juve non giocò per il pareggio a reti inviolate, come sembrò all’epoca:

“La Juve non gioca mai per lo 0-0, vuole sempre vincere. Può capitare una volta in cui non ti riesce niente e che la squadra avversaria ti mette in difficoltà”.

Non c’era Chiellini, infortunato, e questo contò parecchio.

“Abbiamo sbagliato tanti palloni e il Napoli faceva un pressing incredibile, non siamo riusciti mai a calciare in porta e siamo andati in difficoltà. Eravamo stanchi, io per primo, e potevo firmare per il pari ma, come affermato, volevamo vincere. Bisogna saper riconoscere la sconfitta, il Napoli aveva meritato i tre punti”.

Con Ronaldo si parte sempre sull’1-0

Quale, tra gli juventini, deciderà la sfida di sabato?

“La Juventus ha in rosa tantissimi grandi giocatori, ma c’è un campione che si chiama Cristiano Ronaldo. Lo scorso anno fece tre assist e la decise quasi da solo. In squadra con lui parti sempre sull’1-0. Poi ci sono Higuain, Dybala e tutti gli altri fenomeni di qualità che possono far ottenere i tre punti alla Juve”.

Cardiff

Sulla sconfitta alla finale di Cardiff: possibile che la Juve abbia sottovalutato il Real?

“No, perché non si può pensare che una squadra come la Juventus che insegue da tanti anni la vittoria della Champions si presenta in questo modo. Purtroppo non sono sceso in campo ma ho vissuto quella serata, mi ha fatto male anche perché quell’anno l’ho giocato poco. Nel primo tempo, l’incontro era alla pari mentre nella ripresa il loro centrocampo – all’epoca il più forte al mondo – è emerso e in più Isco che tagliava in mezzo ai nostri due centrali. Senza dimenticarci della classe di Cristiano, che ha fatto la differenza”.

Benatia però ci tiene a spiegare un punto fondamentale:  

“Ho letto, nei giorni successivi, di problemi tra di noi accaduti durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo, una cosa assolutamente non vera che smentisco categoricamente. Non è successo nulla con nessuno all’interno dello spogliatoio, ricordo i miei compagni che erano molto stanchi perché avevano fatto una grande prima frazione. E poi quel Real Madrid era veramente forte e ci ha fatto quattro gol, sul terzo abbiamo un po’ mollato anche perché non era importante il passivo. Conta aver perso in finale. Nessuno lo ha mai giudicato un avversario scarso e debole”.

Sul campionato appena iniziato e le squadre favorite:

“Ho visto l’Inter di Conte contro il Lecce e dalla mentalità e dall’organizzazione messa in campo si capisce che questa squadra non mollerà un centimetro. Penso che farà benissimo. Poi, secondo me, la Juventus ad oggi è troppo avanti per vincere lo scudetto ma questo non significa che sarà facile. Quando affronti i bianconeri, tutti vengono a fare la partita della vita e le persone non si rendono conto di questo aspetto e dicono che sia scontato rivincere per più anni. L’anno scorso c’è stata un po’ più di facilità perché il Napoli ha un po’ ceduto, ma quest’anno non sarà così”.

E per la Champions?

“C’è il Liverpool campione in prima fila, c’è il City e Pep vuole di nuovo vincere, c’è il Bayern che vuole tornare a competere per i primi posti e c’è il Real Madrid con Zidane che vuole tornare a primeggiare, c’è il PSG che ha investito tanti milioni per trionfare. Qui non si può dire che c’è un favorito, per me non esiste un singolo candidato alla vittoria finale”.

De Ligt e Dybala

Su De Ligt:

“L’ho visto tante volte giocare nell’Ajax, sicuramente giocare in Olanda non è la stessa cosa del farlo in Italia perché gli avversari sono diversi ma sono a conoscenza di come lavora la Juventus: per cui, se ha deciso di investire tanti soldi significa che è un gran giocatore. Toccherà a lui dimostrare che la Juve non si è sbagliata ad acquistarlo, ma non è che se non gioca 40/50 incontri l’anno a questa età è una catastrofe. Lui dovrà sapersi adattare e sono convinto che farà benissimo, tutti gli esperti dicono che sia il più forte in circolazione e non vedo perché non può crescere di fianco a questi grandi campioni”.

Su Dybala:

“E’ una grandissima persona ed è un talento fantastico. Ricordo tante partite vinte grazie alle sue giocate. Dybala ha una classe superiore ma come tutti i giocatori deve avere fiducia e deve sentirsi bene. Io sono convinto che ha i mezzi per diventare uno dei più forti al mondo, bisognerà capire dove inserirlo perché Sarri gioca con il 4-3-3 e lui è un numero 10. Quello sì, ma con la tecnica che ha basta trovare il giusto equilibrio. Io gli auguro di riprendersi la Juventus, di essere felice anche perché è un ragazzo che ha sempre avuto degli atteggiamenti positivi verso tutti e i tifosi lo amano. Ad uno così puoi augurare solo il meglio, ma è chiaro che la decisione spetterà soltanto a lui”.

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