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José Mourinho: “Sono triste, mi manca il mio calcio”

E’ da dicembre che non allena. Ma dopo aver vinto tutto è difficile trovare occasioni stimolanti. “I miei amici mi dicono di godermi il mio tempo e la mia estate qui ma io non ci riesco. Non sono abbastanza felice”.

José Mourinho: “Sono triste, mi manca il mio calcio”

José Mourinho non allena da dicembre, e adesso la cosa inizia a pesargli. Il problema è che dopo aver vinto tutto (in 25 anni da allenatore ha vinto 25 trofei) è difficile accontentarsi. Quando non c’è più niente da conquistare vengono meno anche le opzioni che possano rappresentare uno stimolo.

Il Giornale pubblica alcune dichiarazioni rilasciate dallo Special One in un’intervista. Mou ammette che è la prima volta che si ferma così a lungo e che la situazione lo rende irrequieto:

“Deve arrivare la proposta giusta, una squadra adatta a me. Ho dovuto rifiutare alcune offerte anche se avevo l’impulso di tornare a lavorare. Ma serve l’esperienza giusta. Al momento però non sono felice: ho ancora il fuoco dentro, mi manca il mio calcio, l’impegno verso me stesso e le persone che mi amano”.

Mou è riuscito ad entrare anche nel Guinnes dei primati con quattro record: il più giovane a raggiungere le 100 panchine in Champions, gli appena 15 gol subiti in Premier League con il Chelsea nel 2004-15, le 77 partite senza sconfitte interne in Premier e i 95 punti fatti nel 2005. Non può certo accontentarsi di allenare tanto per farlo. E non gli basterebbe l’incarico da ct:

“Non aspetto due anni per un campionato europeo o altri due per un mondiale. Non mi piace vivere per una partita al mese”.

Eppure non ce la fa più. Si annoia. La monotonia non fa per lui:

“I miei amici mi dicono di godermi il mio tempo e la mia estate qui ma io non ci riesco. Non sono abbastanza felice”.

 

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