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Un torneo di volley per i bambini della Sanità

Lunedì 17 e martedì 18 la fase finale di un progetto durato un mese e mezzo con allenamenti intensivi che hanno coinvolto i piccoli alunni. Grazie all’Istituto Ozanam e al Rotary Club

Un torneo di volley per i bambini della Sanità

Un torneo di volley dedicato ai bambini di terza, quarta e quinta elementare e un circuito a tempo basato sui fondamentali per quelli di prima e di seconda. Un regalo del Rotary Club all’Istituto Ozanam, all’interno del Rione Sanità. Un esempio virtuoso di scuola in un quartiere disagiato della città.

L’Ozanam è nido, scuola materna ed elementare. Accoglie bambini dai 12 mesi ai 10 anni e lo fa con dedizione assoluta, tra molteplici difficoltà, garantendo ai piccoli istruzione ma anche attività pomeridiane che vanno in soccorso delle famiglie e le aiutano a tenere i bambini lontani dalla strada.

Il torneo di volley gode del contributo del Rotary Club, che ha fornito l’attrezzatura sportiva, le magliette e le borse personalizzate.

A guidare i bambini nell’apprendimento delle regole del volley la maestra Imma Polverino, che per un mese e mezzo li ha allenati intensivamente. Ogni giorno un circuito di classi, in modo da fare allenare un po’ tutti, complessivamente 90 bambini. Nel torneo sono coinvolte cinque classi, una per ogni ordine.

Quando è stato possibile gli allenamenti si sono svolti di mattina, altrimenti il pomeriggio, quando le attività didattiche erano soppiantate dallo sport e dallo svago.

La settimana scorsa i bambini sono stati impegnati negli scontri diretti. Lunedì 17 e martedì 18 sono i giorni in cui ci saranno la finale per il primo e secondo posto dei più grandi e il circuito a tempo per i più piccoli.

“I bambini hanno risposto in modo molto positivo – ci spiega la maestra – Il gioco per loro è un momento di gioia e di confronto. Attraverso il gioco sono riusciti ad esprimere le loro potenzialità caratteriali, anche quelli normalmente più chiusi. Inoltre hanno imparato ancora di più il rispetto delle regole, il senso del gruppo e della squadra. Sono riusciti ad essere corretti con l’avversario. Il progetto li ha aiutati molto anche ad integrarsi tra loro”.

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L’Ozanam ha un’altissima percentuale di extracomunitari tra i suoi alunni. Ucraini, giorgiani, capoverdiani, cinesi, portoghesi. Ogni classe ha più del 20% di bambini stranieri, una classe arriva addirittura al 50%.

“Non li mettiamo tutti nella stessa classe, li dividiamo apposta – ci spiegano – così in tre mesi imparano l’italiano. Tra loro si aiutano molto”.

Quello con il Rotary è un rapporto molto antico, decennale:

“Ci hanno regalato un’aula multimediale, un progetto di inglese, il rifacimento della palestra. Con loro lavoriamo molto, sono molto attenti alla nostra realtà”.

I bambini? Inutile dire che sono deliziosi. Seri e partecipi, ci accolgono intenzionati a non fare brutta figura. Ci tengono a mostrarci tutto ciò che hanno imparato. Sono emozionati, impettiti, silenziosi e dolcissimi, alcuni con lo sguardo furbo, altri malinconico. Puri come solo i bambini possono essere. I più grandi aiutano le insegnanti a portare avanti il gioco e il circuito dei più piccoli.

Una scuola che non ti aspetti di trovare, la Ozanam, un esempio da imitare. Un istituto che, pur tra mille difficoltà, crede ancora alla centralità dei bambini e all’importanza dell’istituzione scuola come aiuto alla formazione della personalità. Come opportunità.

In bocca al lupo ai piccoli, allora, per la due giorni di gara. Speriamo che tra di voi ci sia qualche futuro campione di pallavolo. E grazie alle maestre, che hanno scelto noi per raccontare questa bellissima storia.

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