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Mattino: Ancelotti e la sua gestione ‘open mind’ che ha reso il Napoli multitasking

Più l’idea è fantasiosa e più il mister ne è incuriosito. In una sola stagione ha messo i suoi in condizione di ricoprire più ruoli contemporaneamente

Mattino: Ancelotti e la sua gestione ‘open mind’ che ha reso il Napoli multitasking

Bruno Majorano, sul Mattino, ci racconta il Napoli di Ancelotti come multitasking, grazie alla capacità dell’allenatore di mettere in condizione i suoi giocatori di fare più cose anche all’interno della stessa partita.

“Difficile che i suoi debbano fare una cosa sola, anzi, più l’idea è stravagante e più lo incuriosisce”.

La prima idea fantasiosa il mister l’ha avuta a Dimaro, quando ha iniziato a provare Insigne nell’insolito ruolo di punta centrale. All’inizio i risultati si sono rivelati positivi, visto che Insigne ha avuto un rendimento altissimo fino alla fine del 2018, tanto da convincere Mancini ad impiegare Lorenzo nello stesso ruolo anche in Nazionale.

Ancelotti ha anche utilizzato Insigne sulle corsie esterne e a centrocampo.

Majorano definisce la gestione Ancelotti “open mind”, dove tutti devono saper fare tutto e adattarsi a ogni situazione.

I più multitasking si sono mostrati Zielinski e Fabian Ruiz, che hanno una predisposizione naturale per lanciarsi verso la porta avversaria: Ancelotti ha insegnato loro a partire dall’esterno e poi accentrarsi, diventando trequartisti aggiunti.

“Con Callejon (esterno puro) da una parte, Piotr e Fabian hanno costituito l’alternativa “asimmetrica” del centrocampo a quattro. Una vera e propria variabile impazzita che il più delle volte ha mandato il tilt le difese avversarie”.

Non solo: entrambi sono stati utilizzati anche come registi al posto di Hamsik dopo la sua partenza per la Cina.

Un discorso a parte merita Callejon, “il tuttocampista”. Con Ancelotti Josè Maria ha subito un’evoluzione graduale.

“Nelle ultime gare Josè ha imparato a vivere anche le zone più centrali del campo, così da lasciare spazio alle galoppate a tutta fascia di Malcuit”.

In questo ruolo lo spagnolo riesce ad avvicinarsi molto di più alla porta avversaria.

Infine, la trovata di Ancelotti che ha spiazzato di più, secondo Majorano, è stata quella di mettere Maksimovic terzino nella difesa a 4. L’intuizione è nata in Champions:

“l’allenatore ha voluto schierare un centrale fisico sulla destra per avere un marcatore in più,un saltatore in più, e un uomo sul quale rilanciare i palloni alti in fase di ripartenza. Progetto tattico portato avanti anche con Luperto, che è stato utilizzato anche da terzino a sinistra”.

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