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Presentato a Cannes il documentario su Maradona di Asif Kapadia

“Maradona. Rebel. Hero. Hustler. God”. Arriverà nei cinema il 14 giugno. Racconta la vita sportiva e privata di Diego Armando negli anni napoletani

Presentato a Cannes il documentario su Maradona di Asif Kapadia

Repubblica Napoli racconta il documentario su Diego Armando Maradona firmato dal regista britannico di origini indiane Asif Kapadia, premio Oscar con “Amy”, dedicato a Amy Winehouse.

Il film, dal titolo “Maradona. Rebel. Hero. Hustler. God”, ha debuttato a Cannes fuori concorso ed arriverà nei cinema il 14 giugno.

Al centro della narrazione, le sette indimenticabili stagioni di Maradona al Napoli, tra pubblico e privato, con una serie di immagini inedite commentate fuori campo da chi ha incrociato il campione argentino. Sullo sfondo, la città.

Kapadia ha lavorato a lungo sul documentario, con frequenti viaggi a Napoli, dove ha voluto incontrare decine di testimoni di quell’epoca, dai quali ha voluto sapere tutto del periodo napoletano di Maradona e delle imprese sportive ancora ineguagliate: i due scudetti, la coppa Uefa, la Coppa Italia, la Supercoppa italiana.

Il regista non si è fermato ai successi calcistici, ma ha investigato anche il lato più privato del campione, come scrive Repubblica Napoli.

“I demoni che assalivano Diego, le sue dipendenze, le difficoltà. Le vicende giudiziarie, la prima inchiesta che svelò la vita senza regole del capitano azzurro, perso in notti balorde tra prostitute e droga, l’antidoping che scoprì “improvvisamente” come fosse caduto nella spirale della cocaina, i falsi amici, le relazioni “pericolose”, sino alla fuga da Napoli”.

E anche la straordinaria capacità di Diego di risorgere sempre dalle ceneri.

Per la sua opera Kapadia ha potuto attingere allo sterminato archivio di filmati della “Mano de Dios”: oltre cinquecento ore di immagini.

Il documentario viene presentato così:

“Questa è la storia selvaggia e indimenticabile di un dio, di chi ha vissuto la gloria, la disperazione, il tradimento, la corruzione e la redenzione”.

 

 

 

 

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