Sul Corriere della Sera: “Partite con interpretazioni molto discutibili di alcuni arbitri e dei rispettivi Var per i falli di mano in area”
L’ex arbitro Paolo Casarin fa il consueto punto del lunedì sul Corriere della Sera.
“Partite con interpretazioni molto discutibili di alcuni arbitri e dei rispettivi Var per quanto si riferisce a falli di mano in area di rigore. Crollo del comportamento di fischietti che erano considerati, fino a poco tempo fa, talenti certi”.
Il riferimento è a Fabbri per Juventus-Milan e il rigore non dato per il tocco di mano di Alex Sandro.
Con la tecnologia – scrive Casarin – l’arbitro è tenuto a operare con la rapidità di sempre, sia sul campo che davanti al monitor; altrimenti non prende decisioni da arbitro ma mette in moto il pericoloso rito della riflessione. Che fa nascere tanti dubbi nel mondo agitato del calcio.
Scrive ancora: “le regole che ora sembrano andare verso la totale punibilità dei falli di mano sono così chiare per tutti, giocatori compresi, o sono solo un incremento confuso della discrezionalità arbitrale?” “Da domani – conclude – regole più semplici, chiare in area e fuori e condivise da tutti gli arbitri, in campo e alla Var. Non ci sono alternative”.