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Quando al sindaco di Bari rispose: «Il mio business plan si chiama Aurelio De Laurentiis»

Repubblica nazionale racconta l’entusiasmo per la squadra che ha fatto quasi ottomila abbonamenti in Serie C2 con la nuova gestione

Quando al sindaco di Bari rispose: «Il mio business plan si chiama Aurelio De Laurentiis»

Sull’edizione nazionale

Una pagina per il Bari su Repubblica, dopo lo spazio per la Serie A. Il quotidiano romano, sul suo dorso nazionale, racconta la nuova avventura del club  biancorosso in Serie D. Partendo dal paradosso dello stadio San Nicola, che ieri ha accolto 11mila persone per il match contro il Locri. «Più di Empoli-Lazio, Spal-Parma, Sassuolo-Genoa e di altre sei gare, fino a questo momento, del nostro massimo campionato. Non si è trattato però di un unicum. Più di diecimila allo stadio San Nicola ci sono stati anche per Bari-Cittanovese o Bari-Sancataldese, romantiche follie di un pallone che manda più gente allo stadio per Samuele Neglia o Demiro Pozzebon che per Dzeko e Milinkovic Savic».

In questo momento, il Bari ha venduto 7680 abbonamenti per questa stagione in quarta serie. Nonostante il San Nicola sia in condizioni (a dir poco) fatiscenti: «I famosi petali dello stadio sono cadenti. Sì, cadenti: l’opera d’arte di Renzo Piano perde pezzi e non ci sono i soldi per metterla a posto, e così alcuni dei teloni in teflon che fungevano da copertura delle tribune e che campeggiano su molte riviste internazionali di architettura sono volati via e mai sostituiti)».

De Laurentiis

L’entusiasmo di Bari per la Bari, ovviamente, è (ri)scoppiato all’insediamento di De Laurentiis, dall’inizio del nuovo corso. Che comincia con una presentazione veloce eppure eloquente, raccontata così da Repubblica: «Il sindaco Decaro ha chiesto un business plan al presidente del Napoli. Questa la sua risposta: “Ha carta e penna? Scriva: Aurelio De Laurentiis, questo è il mio business plan“».

Ci sono le parole del sindaco: «All’inizio è stato difficile, abbiamo litigato spesso, litigheremo ancora ma quello della Filmauro era il progetto migliore. Abbiamo affidato il Bari a lui. Lotito non l’ha presa bene, tanto che avrebbe detto “Scordati la Serie C” quando ancora c’era in ballo il ripescaggio».

La squadra

Il progetto dei De Laurentiis (il figlio Luigi è formalmente presidente del club) mira alla Serie B in tre anni. I tifosi vogliono la Serie A, c’è il problema della sovrapposizione con il Napoli ma «è ancora presto per parlarne».

Nel frattempo, però, il Bari «ha una squadra ammazza campionato, dicono. Ha giocatori che hanno giocato la Champions League (Bolzoni), titolari di B lo scorso anno (Floriano, Di Cesare), una leggenda come Franco Brienza. Gli under sono alcuni tra i migliori prodotti del vivaio del Napoli, le partite vengono trasmesse da Dazn, che è anche sponsor della squadra. E che ieri sotto la finestra “da non perdere” aveva Barça-Real e Bari-Locri. “Quello che sta accadendo a Bari è un racconto entusiasmante, avere più di diecimila persone in Serie D è una responsabilità ma anche la conferma che il calcio è uno straordinario, imprevedibile spettacolo”, dice Luigi De Laurentiis».

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