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Repubblica: “Allegri non aveva paura del Napoli di Sarri, il Napoli di Ancelotti invece lo preoccupa”

«Sapeva come disattivarlo, non cambiò idea nemmeno dopo il gol di Koulibaly. Ancelotti gli dà rogna, non sa cosa aspettarsi da lui»

Repubblica: “Allegri non aveva paura del Napoli di Sarri, il Napoli di Ancelotti invece lo preoccupa”

“Aveva capito come disattivarlo”

Repubblica, con Emanuele Gamba, pubblica un articolo che potremmo intitolare la versione di Allegri. Come il tecnico juventino preparava le sfide al Napoli di Sarri e come sta preparando quella alla squadra di Ancelotti.

Repubblica scrive:

Allegri non ha mai avuto davvero paura del Napoli di Sarri: aveva capito subito da che parte prenderlo, come disattivarlo, su quale nervo scoperto andare a battere per irritarlo, per irretirlo. Sarri ci è quasi sempre cascato: contro la Juve, il Napoli ha spesso giocato partite sincopate, senza quella sfacciata armonia quasi musicale che ne ha contraddistinto il modo di essere negli ultimi tre anni.

Prosegue: “I due, Allegri e Sarri, si conoscono da una vita e cominciarono a scornarsi nella lontana C2: non si sono mai piaciuti (…). Gli ha smontato anni di studio degli schemi parlando «di quel giochino lì sulla sinistra, dove sono bravetti, bisogna dirlo» e soprattutto lo ha provocato sul suo punto debole, le pubbliche relazioni. «A Maurizio non gli sto più dietro: una volta si lamenta del campo, un’altra del calendario. Secondo me è una strategia per mandarmi in confusione». (…) Allegri sapeva che la Juve avrebbe sempre avuto sul Napoli un vantaggio psicologico e non ha smesso di crederlo nemmeno cinque mesi fa dopo il gol di Koulibaly. Non si sbagliò.

Da Ancelotti non sa bene cosa aspettarsi

“Questo Napoli – prosegue – invece lo preoccupa di più, perché gli somiglia. Perché «Ancelotti è uno che in carriera qualcosa ha vinto, eh».
Ancelotti gli dà rogna, a Max. Non sa bene cosa aspettarsi, come spesso non si sa cosa aspettarsi da Allegri. I due hanno estrazione profondamente diversa ma un sacco di tratti comuni, a cominciare da quei nervi distesi che rendono inutili le schermaglie, le pretattiche, le punzecchiature, anche le sorprese. Uno che ti somiglia è sempre un po’ più difficile da prendere.
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