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L’interpretazione delle parole di Hamsik e l’obsoleto dibattito sui titolarissimi

La strada è tracciata, De Laurentiis e Ancelotti scommettono e puntano sull’ampiezza della rosa. Anche i calciatori dovrebbero adeguarsi con le loro dichiarazioni

L’interpretazione delle parole di Hamsik e l’obsoleto dibattito sui titolarissimi

C’è la sosta per la Nazionale, il Napoli è reduce da una sconfitta per 3-0. Capiamo tutto. Anche se il Napoli ha pur sempre vinto due partite su tre, e che partite tra l’altro: contro Lazio e Milan due dirette concorrenti per la zona Champions. Ha perso a Genova contro la Sampdoria. E ha perso con una formazione inedita. Senza due titolarissimi (Hamsik e Callejon). Con Mertens ancora in panchina dal primo minuto, per la terza partita consecutiva, e con Insigne sostituito dopo un primo tempo fantasma.

È fisiologico che chi è rimasto fuori non l’abbia presa bene. O quantomeno possa non averla presa bene. È fisiologico ma è anche obsoleto. Il cardine concettuale di questa stagione del Napoli è proprio lo sfruttamento della rosa. La scommessa di Ancelotti e De Laurentiis è dimostrare che il Napoli ha un organico all’altezza degli ex titolarissimi e poiché l’obiettivo è fare bene in tutte e tre le competizioni, lo si farà distribuendo diversamente rispetto al passato sia le risorse sia le fatiche.

Dopo la rimonta contro il Milan, Ancelotti ha ribadito il suo pensiero e ha sottolineato che quella dei novanta minuti è una visione superata nel calcio. Conta l’incidenza in una partita. Mertens contro il Milan è stato decisivo in trenta minuti. Contro la Sampdoria ne ha giocati quarantacinque e non ha inciso. E Ancelotti è lo stesso allenatore che nell’intervista col figlio profetizzò che in futuro si giocherà ogni due giorni come nell’Nba.

Ecco perché stare lì a provare a interpretare le dichiarazioni rilasciate da Hamsik al suo sito ufficiale è un inutile affanno. È molto probabile, per non dire certo, che il capitano ci sia rimasto male per l’esclusione. È naturale che Ancelotti non lo abbia informato di tutto, altrimenti dovrebbe farlo con tutti. La strada tracciata dal Napoli è quella di un allargamento della rosa. Sono polemiche obsolete. Vale soprattutto per i calciatori. Ci sarà qualche comprensibile e fisiologica resistenza interna, ma è bene abituarsi. Anche le dichiarazioni dei diretti interessati dovrebbero prendere atto di questo cambiamento. Ecco perché l’intervento di De Laurentiis dopo Genova è stato quanto mai importante. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, l’asse presidente-allenatore è più saldo che mai.

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