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Daniele De Santis condanna definitiva a 16 anni di reclusione

La Cassazione conferma la decisione dell’Appello per De Santis, bocciata la tesi sulla legittima difesa: si è trattato di omicidio volontario.

Daniele De Santis condanna definitiva a 16 anni di reclusione

L’articolo de Il Mattino

Daniele De Santis è stato condannato in via definitiva. Sconterà sedici anni di reclusione per l’omicidio di Ciro Esposito. Il Mattino ha ricostruito l’ultima parte del procedimento giudiziario, e il ragionamento dei giudici di Cassazione che hanno emesso ieri la sentenza. Leggiamo: «È stato omicidio volontario, nulla a che vedere con la legittima difesa. Quattro anni dopo la rissa, gli spari, la morte del giovane tifoso di Scampia, la Corte di Cassazione mette la parola fine su una vicenda avvenuta a pochi metri dallo stadio Olimpico, dove era prevista la finale di coppa Italia del Napoli contro la Fiorentina».

La Corte di Assise d’appello aveva abbassato la condanna emessa dal tribunale di primo grado (26 anni di reclusione), ma non ci sono stati ulteriori scontri o benefici. Non è passata la linea difensiva dei legali di De Santis, Tommaso Politi e David Terracina, che avevano insistito
sulla tesi della legittima difesa. «Anche il procuratore generale – spiega Il Mattino – aveva rigettato il punto centrale del ricorso difensivo. Il suo discorso ha fatto leva su due questioni in particolare: De Santis quel giorno andò a provocare gli ultrà azzurri, con lancio di oggetti contro il bus, scatenando una spirale di violenza incontenibile. Poi c’è la questione degli spari: De Santis avrebbe impugnato la pistola, esplodendo colpi ad altezza d’uomo. Cinque spari a ripetizione, mentre stava avendo la peggio, mentre subiva l’aggressione dei napoletani».

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