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Psg e Liverpool: per il Napoli è il sorteggio più difficile di sempre

In questi giorni, è uscito al cinema il sesto capitolo della saga di Mission Impossible: con Liverpool e Psg nel girone, il Napoli è come Ethan Hunt.

Psg e Liverpool: per il Napoli è il sorteggio più difficile di sempre

Mission Impossible

Il sesto capitolo della saga con Tom Cruise è nei cinema italiani da ieri. Un tempismo perfetto per il Napoli di Ancelotti: ora anche a Carletto toccherà una vera e propria Mission Impossible. Che si deve giocare, certo. Alla fine del film anche il personaggio interpretato da Tom Cruise, Ethan Hunt, riesce sempre a vincere, a completare la missione. Per il Napoli sarà ugualmente difficile, perché l’urna è stata davvero beffarda. Volendo giocare con gli accoppiamenti, probabilmente solo Barcellona e Real Madrid (al posto del Psg) sarebbero stati più duri da affrontare. Per il resto, non poteva andare peggio.

De Laurentiis rintuzza la sua proverbiale sfortuna nei gironi di Champions: nel 2011 beccò Bayern Monaco e Manchester City, due anni dopo ecco Arsenal e Borussia Dortmund. Altre volte, come lo scorso anno o due anni fa, fummo invece più fortunati. Questo è già il girone più complicato mai capitato al Napoli. Gli azzurri affrontano due squadre forti e consolidate, soprattutto il Liverpool è davvero un bug di sistema in terza fascia. La squadra di Klopp è autorevolmente candidata al successo finale, ha battuto recentemente il Napoli in amichevole, in Champions il discorso sarà diverso ma i valori restano altissimi. È un discorso progettuale, che va oltre la finale dello scorso anno e arriva fino alla Premier già iniziata alla grande: 9 punti in tre partite, 7 gol fatti e 0 subiti. Come dire: ecco il Liverpool di Klopp, versione matura. Versione sicura. Versione definitiva, forse. Di certo, la migliore fino ad oggi, con Alisson, Keita e Fabinho in più rispetto allo scorso anno.

Il nuovo progetto di Tuchel

Il Psg è una bestia strana, non si è rinforzato molto sul mercato perché non ha potuto, considerati i guai col Fair Play Finanziario. Però è una squadra completa, probabilmente dispone del miglior attacco del mondo (Neymar-Cavani-Mbappé, giusto per ricordare) ed è un’altra seria aspirante alla finale di Madrid. Certo il progetto di Tuchel è ancora in via di gestazione, e va verificato contro squadre di alto livello. Però si parla sempre di una squadra con qualità immense, diffuse in tutto e per tutto l’organico. Ovviamente, analizzeremo entrambe le “grandi” avversarie nei prossimi giorni.

Infine, la Stella Rossa. La quarta fascia ha riservato una trasferta scomoda, in un ambiente caldo e fomentato dal ritorno in Champions dopo 26 anni d’assenza. Anche il viaggio in Serbia non sarà piacevole, ma si parla di una realtà ormai laterale del calcio europeo, l’accesso al tabellone principale è stato fortunato (supplementari contro lo Spartak Trnava, rimonta incredibile contro il Salisburgo) e quindi non c’è di che avere paura per l’eventuale terzo posto. Quello varrebbe l’accesso all’Europa League a partire da febbraio. Ovviamente il Napoli dovrà fare di tutto per restare in Champions.

Il Napoli

Il Napoli esce dall’urna con un girone davvero complesso da affrontare. Lo ripetiamo: il più difficile dell’era De Laurentiis, senza se e senza ma. Sarà importante capire la strutturazione del calendario, perché un’eventuale partenza al San Paolo, anche contro una delle due big, potrebbe cambiare qualcosa. Certo i valori restano gli stessi e il Napoli parte dietro rispetto al Psg e soprattutto rispetto al Liverpool. Però, un buon gioco di incastri delle partite casa/trasferta garantirebbe ad Ancelotti una spinta diversa, quantomeno dal punto di vista emotivo. Del resto anche nel 2011 si parlava e scriveva di un Napoli spacciato contro Bayern Monaco e Manchester City, tra l’altro anche il Villarreal era considerato superiore al Napoli. Invece, tutti sappiamo com’è andata a finire.

Si dovrà giocare, non sarà facile. Anzi, sarà proibitivo. Ma divertente. Esattamente come Mission Impossible, in cui alla fine Tom Cruise riesce sempre a portarsi a casa l’obiettivo che sembrava irraggiungibile. A volte succede che il cinema possa traslocare nella realtà.

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