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Che cosa può succedere tra De Laurentiis e Sarri: clausola, esonero o rescissione consensuale

Al momento, Sarri è l’allenatore del Napoli. In caso di addio, tutti gli scenari per la risoluzione del rapporto con De Laurentiis e il club partenopeo.

Che cosa può succedere tra De Laurentiis e Sarri: clausola, esonero o rescissione consensuale

Al di là di Ancelotti

Le voci su Ancelotti girate nel primo pomeriggio non cambiano (ancora) la sostanza delle cose. C’è il rapporto Sarri-De Laurentiis, come abbiamo scritto questa mattina. Sarri ha un contratto con il Napoli e al momento, senza un’ulteriore novità, sarà lui l’allenatore per la prossima stagione. Certo è un’ipotesi che oggi sembra irrealistica, ma è un’ipotesi che si poggia su una solidità contrattuale. Altrimenti, siamo di fronte a tre scenari. Il primo dei quali riguarda la clausola rescissoria che quantifica un costo di fine rapporto unilaterale – esattamente come per i calciatori.

Spieghiamo bene: tecnicamente, la cosiddetta “clausola rescissoria” è un istituto che permette al dipendente di svincolarsi dal suo contratto dietro pagamento di una certa cifra. Quindi, può essere pagata da un club interessato a quel calciatore/allenatore (caso Higuain), oppure può essere esercitata direttamente dal dipendente in questione. Difficile pensare che Sarri possa versare 8 milioni al Napoli, quindi le dimissioni forzate (ovvero non accettate da De Laurentiis) non sono un’ipotesi percorribile. Ovviamente, noi stiamo ricostruendo la vicenda in base alle cose che conosciamo, se il contratto ha altre formule non possiamo saperlo.

Le possibili exit strategy

La seconda strada è l’esonero che nel calcio può avvenire secondo due strade: semplice stop all’attività con la prima squadra – ma allenatore ancora a libro paga – oppure cancellazione del contratto. Nel primo caso, De Laurentiis dovrebbe tenere Sarri fermo fino alla scadenza dell’attuale accordo (2020) versandogli tutto l’ingaggio pattuito; nel secondo, il Napoli dovrebbe pagare una penale (clausola rescissoria a favore del club) sconosciuta, ma decisamente più bassa. Qualcuno scrive 500mila euro, altri arrivano fino a 700mila. Questo secondo scenario comporterebbe comunque un “regalo” del presidente al tecnico, in assenza di club decisi a versare gli 8 milioni della clausola. A quel punto, infatti, Sarri sarebbe libero di accordarsi con chiunque, a costo zero.

Infine, la terza e ultima strada: rescissione consensuale del contratto, con accordo su una buonuscita dal club verso l’allenatore. Visti i rapporti ormai deteriorati, l’ipotesi più difficile. A meno di clamorosi ribaltoni nelle prossime ore. Al momento, comunque, Sarri è ancora l’allenatore del Napoli.

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