Il Comune, questa mattina, ha effettuato il sopralluogo. La promessa è di sostituire, al massimo in due giorni, sia la valvola responsabile del guasto sia i due rubinetti

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La risposta del Comune
Come promesso abbiamo contattato questa mattina gli uffici tecnici del Comune di Quarto per chiedere spiegazioni in merito al’apertura di due rubinetti di uno spogliatoio dello stadio comunale Giarrusso di Quarto notte e giorno denunciata ieri.
Il Comune ci ha comunicato di avere effettuato un sopralluogo proprio questa mattina e che l’ufficio tecnico ha dato mandato ad horas di chiudere l’acqua dello stadio per intervenire al massimo in due giorni con la sostituzione della valvola incriminata e dei due rubinetti dello spogliatoio.
Il caso dei rubinetti aperti da due mesi
A Quarto l’acqua non si paga, oppure ce n’è talmente tanta che non è un problema sprecarla. È la prima cosa che viene in mente a farsi un giro negli spogliatoi dello stadio comunale Giarrusso di Quarto, di proprietà del Comune e utilizzato dall’Asd Quartograd e dall’Alma Verde.
Dai rubinetti acqua a volontà
Sono almeno due mesi, infatti, (ma c’è chi dice che addirittura i mesi siano di più) che i due rubinetti di uno degli spogliatoi del campo restano aperti notte e giorno per la rottura della valvola su strada. E dai rubinetti non fuoriesce una goccia d’acqua soltanto, ma un getto violento, come testimoniato dal video.
I solleciti come gocce nell’Oceano
A nulla sono valsi i ripetuti solleciti da parte della dirigenza della società sportiva Alma Verde, che ogni lunedì mattina, da ormai due mesi, si reca agli uffici tecnici comunali che si occupano dell’impianto per cercare di far intervenire qualcuno. La risposta è sempre la stessa: non si può toccare una valvola su strada se non interviene direttamente un tecnico incaricato dal Comune. E il tecnico, però, non arriva mai.
Intanto, negli spogliatoi, l’acqua si spreca, con dispendio di soldi pubblici, ma soprattutto sperperando un bene preziosissimo a causa della noncuranza, della burocrazia, di non si sa cosa.
L’attenzione all’ambiente, questa sconosciuta
Tutto questo, in barba a quanto prescritto dal regolamento per l’uso e la gestione degli impianti sportivi comunali, pubblicato sul sito internet dell’amministrazione, in cui si legge, all’articolo 2, che ai sensi della Carta europea dello Sport e del Codice di Etica Sportiva, adottati dal Comune, lo sport deve essere “rispettoso dell’ambiente”.
Si legge ancora, che i poteri politici competenti per gli impianti sportivi “prenderanno provvedimenti per assicurare la buona gestione e la piena utilizzazione degli impianti, in tutta sicurezza”.
Nello stesso regolamento, all’articolo 31, è previsto anche che ciascuna società che utilizza lo stadio comunale è tenuta alla “segnalazione immediata all’Amministrazione comunale di eventuali danni provocati o disfunzioni riscontrate”.
Viene anche ribadito il “divieto di mettere mano agli impianti tecnologici, in particolare l’impianto di riscaldamento e di illuminazione, se non espressamente autorizzato”, clausola che limita naturalmente la possibilità, alla società, di riparare il guasto – non provocato – a sue spese e con suoi tecnici di fiducia.
Sono due mesi che la società Alma Verde segnala al Comune la rottura della valvola, lo spreco di acqua, i rubinetti sempre aperti. Ma l’acqua continua a scorrere. Quanta ne dovrà passare, sotto i ponti, per così dire, per avere un idraulico incaricato di fermarla? Lo chiederemo al Comune, domani, alla riapertura degli uffici, naturalmente.