«Il procedimento ci permetterà di capire se qualcuno potesse fare qualcosa per salvare Astori, al momento non ci sono responsabilità».
Il giorno dopo
Davide Astori è morto da poco più di 24 ore, e il mondo del calcio è ancora – comprensibilmente – sconvolto. Allo Intorno allo sport, però, c’è il mondo giudiziario. Che, giustamente, vuole vederci chiaro su una morte assurda quanto drammatica. Anche per questo, è stata predisposta per domani l’autopsia sul corpo del capitano della Fiorentina. La struttura che ospiterà l’esame sarà il “Santa Maria della Misericordia” di Udine.
Intanto, il procuratore capo della città friulana, Antonio de Nicolò, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla morte di Astori. Intervistato da Radio Rai, de Nicolò ha spiegato: «Abbiamo aperto un procedimento penale con ipotesi di omicidio colposo, allo stato attuale a carico di ignoti. È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa. In questo momento non c’è nessuna responsabilità a carico di un soggetto che ci sembra possa rispondere di qualcosa. Questa inchiesta ci permetterà di individuare eventuali responsabilità in chi lo seguiva».
Intanto, i tifosi hanno iniziato le manifestazioni per ricordare il loro capitano. Secondo quanto raccolto dai mezzi di informazione, i supporter viola vorrebbero intitolare ad Astori il nuovo stadio della Fiorentina, o quantomeno un settore. Inoltre, chiederanno il ritiro della maglia numero 13.