ilNapolista

I 48 punti di Sarri, i 96 di Allegri: il Napoli può essere un problema per la Juventus:

La recente storia statistica della Serie A ci dice che il duello Napoli-Juventus arriverà fino a quote altissime di punteggio: ecco perché i bianconeri non possono commettere passi falsi.

I 48 punti di Sarri, i 96 di Allegri: il Napoli può essere un problema per la Juventus:

Allegri non parla a caso

La conferenza stampa di Allegri, le parole che ha detto oggi. Ecco, non sono un caso. Perché Allegri sa, anzi conosce riconosce la situazione che si sta profilando nel duello scudetto Napoli-Juventus. Per chi non avesse letto, noi l’abbiamo riportato qui e lo facciamo ancora: «La proiezione della quota scudetto è di 96 punti. Abbiamo girato a 47, la nostra è una stagione importante importante, non a caso abbiamo staccato le altre. Ma dobbiamo continuare a vincere per rimanere in scia al Napoli, che sta viaggiando su medie davvero importanti. Loro non perderanno molti punti, quindi dobbiamo vincere per non perdere contatto con loro».

Massimiliano Allegri ha il pregio di essere molto realista, e di solito i realisti non parlano mai a caso. Il suo sprone alla vittoria, alla conquista dei tre punti, parte da una situazione di parità di forze cui la Juventus non era (più) abituata. Una condizione assaporata per un buon periodo due stagioni fa, ma che si chiuse praticamente subito grazie all’incredibile progressione di metà stagione dei bianconeri, capace di vincere 27 delle ultime 29 partite di campionato. E di vincerne 26 su 27 con il titolo ancora in bilico, con un unico pareggio a cavallo dell’impegno in Champions con il Bayern Monaco.

Stabilizzazione

Immaginare che la squadra bianconera possa ripetere una serie del genere sta in un angolo della realtà nemmeno troppo remoto, è un’eventualità difficile ma allo stesso tempo possibile. Il filotto recente, con sei vittorie in sette partite e un solo gol subito, potrebbe confermare questa visione.

Al tempo stesso, però, torniamo al discorso di sopra: la Juventus deve vincere, perché il Napoli non mollerà. E non mollerà non solo dal punto di vista emotivo, ma proprio per i punti realizzati. Nel senso: i 48 punti conquistati dal Napoli nel girone d’andata di questo campionato portano la quota scudetto ad essere vicinissima o pari a 96 punti, e non è un’esagerazione. Perché il Napoli del girone di ritorno 2016/2017 ha fatto gli stessi 48 punti. Ovvero, la quota messa insieme dalla Juventus nelle prime 19 partite dello scorso campionato.

Come dire: i punteggi delle due squadre si stanno stabilizzando, tra l’altro su quote altissime. Non è utopistico né fantascientifico pensare che il Napoli possa ripetere questo ruolino di marcia, anche perché i 48 punti del girone di ritorno 2016/2017 sono stati raggiunti da una squadra praticamente identica a quella di oggi, e con in mezzo la sfida di Champions contro il Real Madrid e la doppia semifinale di Coppa Italia – proprio contro la Juventus. Se il Napoli della scorsa stagione è riuscito a mettere insieme certi punteggi, non è un caso che ci sia riuscito quello “nuovo”.

E non è impossibile che questa situazione si ripresenti ancora, considerando che la squadra di Sarri potrebbe permettersi di perdere di nuovo lo scontro diretto senza conseguenze se la Juve dovesse totalizzare anche solo una vittoria in meno rispetto al Napoli. A quel punto, basterebbero i “soliti” 48 punti. Oppure anche solo 45. Della serie: un passo falso ti fa perdere una partita, intesa come “tempo per recuperare”.

Come sta la Juventus

Per questo Allegri predica concentrazione assoluta. Parlando del match di Cagliari, ha chiamato in causa Carpi 2015, proprio prima della sosta. Con una partita brutta, la sua squadra rischiò di perdere due punti fondamentali. Il tecnico bianconero sa che la Juventus non può più permettersi di giocare, neanche virtualmente, con il Napoli. I 43 punti messi insieme nel girone di ritorno 2017 potrebbero non bastare, perché potrebbero non bastare i 93 punti finali di proiezione. A quel punto, al Napoli ne basterebbero gli stessi 43. Ovvero, 14 vittorie e un pareggio. Sarebbero contemplate addirittura quattro sconfitte.

In vista della Champions, che resta un obiettivo stagionale ancora perseguibile per i bianconeri (la sfida con questo Tottenham non è proibitiva), Allegri ha già adottato diverse contromisure: turn over ragionato, minutaggi distribuiti, esperimenti continui per permettere alla sua squadra di assimilare diversi casi di emergenza o semplice rotazione. L’allenatore della Juventus immaginava e ha preparato una stagione su tre fronti, mentre la scelta del Napoli è stata più speculativa – sul solo campionato.

Anche per questo, Allegri deve stare attento. Quello di Sarri e dei suoi ragazzi è un azzardo difficile, ma al tempo stesso calcolato. Anzi, calibrato su una possibilità reale. La Juventus avrà bisogno di un girone di ritorno mostruoso per poter pensare di superare questo Napoli. Lo dicono i numeri, lo dice la storia statistica recente. Qualora il trend dovesse essere davvero questo, la Juventus resterà sempre e comunque la favorita. Ma avrà un piccolo, grande problema in più cui far fronte. Il Napoli che viaggia ai tuoi stessi ritmi da un anno e più non deve essere una cosa proprio simpatica da bypassare.

ilnapolista © riproduzione riservata