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Napoli-Bologna 3-1, pagelle / L’assenza di Albiol, il gol di Mertens è il regalo per Buffon

Lassù l’aria è rarefatta: badiamo al sodo più che all’estetica. Stanotte Chiriches non dormirà.

Napoli-Bologna 3-1, pagelle / L’assenza di Albiol, il gol di Mertens è il regalo per Buffon

REINA. Pronti, partenza e inzuccata di don Rodrigo Palacio. Don Rodrigo promette un pomeriggio horror al San Paolo, ma don Pepe si riprende e miracoleggia al 27′ del primo tempo. Si ripete subito dopo inutilmente perché Mazzoleni fischia fallo per noi. Nel finale respinge modello volley un tiro di Masina. Qualche indecisione di troppo in fase di uscita, ma il voto non può essere che positivo cara Ilaria. Più che positivo – 7

Il bilancio è di un paio di cacchette e tre o quattro cose preziose. Più importanti le preziose – tra cui il salvataggio di piede – che le cacchette, da cui il voto – 7

La devastante assenza di Raoul

HYSAJ. Una partita dai riflessi lenti. Hysaj non ingrana quasi mai e deve fare i conti con la velocità di Di Francesco e Palacio. Perdipiù è un fantasma in fase offensiva – 5,5

A quello che dici tu aggiungo solo una nota positiva, il fatto che salva di nuca il culo a Reina che, al 15’ del primo tempo, era rimasto fermo dentro la porta per qualche assurdo motivo – 5,5  

CHIRICHES. Il citatissimo don Rodrigo imperversa e lo prende di mira e lui non sa mai cosa fare. Indi arriva il cazziatone del Comandante in panca ché la difesa non è alta come dovrebbe (ah, la sottovalutata indispensabilità di Albiol) – 5,5

Palacio ha 36 anni. Credo che Vlad non ci dormirà stanotte – 5

KOULIBALY. Va bene che erano venti secondi dal calcio d’inizio, ma stavolta l’arcigno Koulibaly non svetta come si deve e Palacio insacca festante. Il resto è in linea con la balbettante difesa odierna dinnanzi alle micidiali ripartenze felsinee del primo tempo – 5,5

Nel suo volo a vuoto del 1’ minuto, Fabrizio, c’è tutta l’essenza del Carnevale: sembrava uno scherzo, invece era gol per il Bologna! Su una cosa, invece, non si scherza affatto: senza Albiol, il gol contro arriva sempre. È pazzesco – 5,5

Il padre putativo del  pareggio

MARIO RUI. È il padre putativo dell’immediato e sospirato pareggio, nell’esatto momento in cui esce Verdi, quando si dice il destino, Ilaria. Da una sua incursione a sinistra origina la maligna carambola deviata dapprima da Palacio (sempre lui) e poi fatalmente dal povero Mbaye. Al 22′ è decisivo perché mura Dzemail, dopo il mani di Koulibaly. Cala solo nel finale con qualche cappellata di troppo – 6,5

È cresciuto moltissimo, dal punto di vista atletico, secondo me. Da sgrossare ancora, forse, o forse no: è bello anche perché rude – 6,5

ALLAN. Il primo tempo è un tono sotto, per metterla in musica, e non a caso il Bologna predilige le vie centrali. Al quarto d’ora la premiata ditta dei tre tenori non alti dona geometrie impeccabili e Callejon gli serve un assist succulento, che però Allan non sa gustare, buttandolo tra le braccia di Mirante. Nella ripresa torna ai suoi livelli, da tamburino brasileiro. La foga agonistica è tale che scippa dai piedi di Jorginho il pallone che conduce al terzo gol – 6,5

Il primo furto di palla arriva nella ripresa e questo già ti fa capire quanto fatica oggi Allan. Però come la ruba lui, Fabrizio, nessuno – 6,5 

Le pezze a centrocampo

JORGINHO. Comincia malissimo per lui, con quella vana rincorsa a Dzemaili che s’invola verso l’area azzurra, incipit del gol rossoblu. Passa il tempo a cercare di mettere pezze lì in mezzo e ritorna sarto più che ispiratore – 6

Un giro palla intelligente e attento, secondo me, che regge il centrocampo con Hamsik. Anche se, insieme ad Hamsik, non blocca il Bologna sul primo gol. In quel caso è vero che l’errore è stato di Kalidou, ma a centrocampo qualcuno avrebbe dovuto fermare quell’azione – 6

DIAWARA dal 28′ del secondo tempo. Entra per gestire e questo fa, senza sussulti o svarioni – 6

Fresco – sv

HAMSIK. Jorginho è indaffarato in altre vicende e il Capitano regala sprazzi da vero regista, come faceva un tempo. Appare lucido e tonico ma va al tiro una sola volta, al 10′ del primo tempo – 6

Per lui vale il discorso fatto sopra per Jorginho. Il suo palleggio, però, ha più classe di Jorge Luiz – 6,5

ZIELINSKI dal 21′ del secondo tempo. La sua è una vera e propria irruzione benefica. Due cose notevoli da registrare: un break al 27′, concluso da un tiro di Allan. Indi, un gran recupero difensivo su Di Francesco – 6,5

Una ventata di aria pulita. Unico neo: al 27’ impiega troppo tempo a tirare, anzi non tira come potrebbe e la mette in mezzo ma male, mentre a destra c’era almeno Callejon che avrebbe potuto provarci – 6,5

Il guapo

CALLEJON. Tra i migliori. Dribbla, allarga il gioco, fa assist, giunge alla conclusione. Il repertorio è completato dalla sua furbizia ispanica che trasfigura la lieva manata di Masina in penalty – 7

Furbizia guappa. Anzi, guapa, come è guapo lui – 7  

Il gol alla picoleta

MERTENS. Dopo il gol da tre punti sul campo orobico, la sua doppietta raddrizza una partita che poteva finire male. Atto primo: torna sul dischetto a distanza di mesi dallo sbaglio autunnale in terra albionica e non sbaglia. Atto secondo: al 4′ del secondo tempo, si ritrova a sinistra e muove la palla solo col destro, pochi tocchi e il tiro è una meraviglia balistica che rassicura i tifosi e chiude la partita, alla faccia della tua omonima, cara Ilaria, del suo marito quarantenne e di tutta Sky – 7,5

Eri andato benissimo, Fabrizio caro, fino a quando hai legato il mio ilare nome a quello dell’altra, quella che di bianco vestito ha celebrato il compleanno di Gigione nazionale. Al quale, sì che abbiamo fatto la festa! Tra l’altro, con un gol alla ‘piccoleta’. Dries l’ha inventato dal nulla: spunta, rientra e tira, a giro, nientedimeno, come se fosse un gol in tandem con Lorenzo. Una malattia ancora più bella nella sua ironia – 7,5

INSIGNE. Al 7′ si lancia in un coast to coast che avrebbe meritato ben altra conclusione. Nel suo spicchio di sinistra c’è il sole e lui sovente illumina la scena, con giocate e sponde felici. Al 30′, di nuovo vicino alla porta, gira una palla arrivata da Mertens – 6,5

Al 3’ la alza piano e dolce per farla arrivare ad Hamsik evitando la difesa schierata verso il corner. Palleggia al 24’ mentre aspetta di capire cosa deve fare e a chi passare la sfera. Suo l’assist per Mertens per il 3-1. Anche quando non è determinante, è utile e piacevole. E poi, come detto sopra, il gol di Mertens è in parte anche suo – 6,5

ROG dal 35′ del secondo tempo. Entra e fa ammattire De Maio – 6

I dieci minuti di Rog – sv

Il sodo più dell’estetica

SARRI. Per integrare il direttore Gallo, Ilaria mia, il Napoli è una stella cinematografica del neorealismo sovietico. Lassù l’aria è rarefatta e bisogna badare al sodo, più che all’estetica da Globetrotter. Un’altra settimana è finita e adesso ricomincerà la pressione juventina. Da “Tuttosport” ad Allegri e Marotta, è un’ossessione che ricorda quella di Renzi e Berlusconi contro i grillini – 8

L’importante è cominciarla sempre in vetta, Fabrizio mio. Il sodo è questo – 7

ARBITRO MAZZOLENI. Che palpiti su quella consultazione per il mani di Koulibaly. Tra lui in campo e Orsato al Var poteva succedere tutto. L’uomo di Pechino invece stavolta è molto bravo con noi. Molto, davvero – 7

Questa è la nota davvero straordinaria di questa domenica. Quasi da fare paura – 7

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