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Marotta e Bernardeschi ci hanno spiegato che cos’è la comunicazione della Juventus

In meno di 24 ore, due interviste a Sky e Tuttosport ci raccontano il lavoro della Juventus nel rapporto con i media, nella creazione e nella gestione dei contenuti. Una lezione doppia, per il Napoli.

Marotta e Bernardeschi ci hanno spiegato che cos’è la comunicazione della Juventus

Due colpi

Il Napolista, l’altro ieri, ha criticato il Napoli per la gestione del caso-Verdi. Non ci ha convinti la conduzione della trattativa in riferimento alle dinamiche del calciomercato, ma il nostro è stato soprattutto un discorso di immagine. Il Napoli ha organizzato malissimo la rappresentazione del sé, il viaggio a Milano, le parole di Verdi il giorno dopo, insomma è parso tutto molto improvvisato. Il fallimento di quest’operazione non inciderà in maniera determinante sull’ultima parte della filiera aziendale del Napoli, ovvero il rendimento sul campo, ma intanto getta un’ombra su tutte le fasi precedenti. E, soprattutto, crea i presupposti perché un ambiente geneticamente inclinato alla polemica e alle divisioni interne, trovi un altro terreno di scontro. Che poi è sempre il solito, il calciomercato.

In tutto questo, c’è un avversario. C’è la Juventus. Che, in meno di 24 ore, ha fatto in modo di sfruttare in maniera perfetta l’assist a porta vuota del Napoli. Parliamo sempre di situazioni mediatiche e quindi laterali, ma intanto prendiamo e portiamo a casa una lezioncina sulla gestione mediatica di un fatto. Ieri sera, a Sky, Marotta non sgancia la bomba ma parla di un argomento attinente al rifiuto di Verdi. Parla di Politano, non c’è un minimo collegamento tra il suo ruolo e un’eventuale trattativa tra Napoli e Sassuolo. Eppure la domanda arriva, così come arriva una risposta che sembra arrogante e in effetti lo è, ma è anche consapevolezza di sé. Di un ruolo dominante che esiste, e per dominante non facciamo dietrologia ma intendiamo controllo del mercato.

Oggi, il secondo colpo. Più chiaro, più diretto. Tuttosport, sulla home page del suo sito, lancia questo titolo:

Un’attinenza che non c’è (per gli sprovveduti)

Le reazioni indignate dei tifosi del Napoli a entrambe le dichiarazioni spiegano invece la vera, grande forza della Juventus. In meno di 24 ore, il club bianconero ha lavorato ai fianchi la notizia, ha fatto in modo che due esposizioni pubbliche vertessero anche sull’argomento Verdi-Napoli. Un tema che non ha alcuna attinenza di attualità con la Juventus, con i prossimi avversari della Juventus, con calciatori che sono nell’orbita Juventus, che per un qualsiasi motivo possano essere collegati alla Juventus. Niente di niente.

Il punto è proprio questo. La società bianconera ha sfruttato l’onda di una notizia negativa per l’immagine del Napoli e ha contribuito ad alimentare il focolare di polemiche, ad alzare il polverone. Come quando il dee-jay capisce che è il momento buono, allora fa partire la hit del momento e tutti si scatenano.

Il Napoli è una squadra veramente in lotta per lo scudetto, almeno fino a quando la Juventus l’avrà sorpassato e distanziato. Siamo in guerra, sono in guerra. E allora ogni mezzo è lecito, tutto è concesso, sono mezzucci che però descrivono un lavoro pensato, organizzato, strutturato. Riempimento se non costruzione dell’agenda setting, con la Juventus succede praticamente da sempre, ma qui siamo su un livello superiore. Sfruttare a proprio vantaggio un errore comunicativo altrui, accrescere il sentimento di insofferenza nel recinto degli avversari, creare discussioni.

Che poi, in realtà, basterebbe pochissimo a destrutturare il discorso di Bernardeschi. L’ex Fiorentina, al primo anno di Juventus, guadagna 3 milioni. Poco meno della cifra garantita a Insigne dopo un laborioso rinnovo, giusto qualche mese fa. Fai che il Napoli può dare 3 milioni a Verdi, poi vediamo se Verdi ha ancora dei dubbi.

Crescere

Solo che, purtroppo, non tutti quelli che leggono riescono immediatamente a decifrare questa dinamica. A capire il senso di questa lezione di media e comunicazioni firmata dalla Juventus. La maturità del tifoso del Napoli, ora, sarebbe quella di non dire (o non dire più) «Verdi sarebbe andato di corsa, alla Juve». Sono esattamente le parole di Bernardeschi. Alla Juve fa comodo un ambiente-Napoli diviso, non forte e coeso e consapevole.

Il Napoli deve crescere per questo. L’abbiamo scritto oggi, è un club con tante potenzialità e qualche area da risistemare. La comunicazione, innanzitutto. La Juventus sta provando a vincere questo scudetto anche così. Proprio perché possiamo combattere con loro, sarebbe un peccato fargli di nuovo questo assist a porta vuota. Loro segnano, in certi casi. Noi siamo ancora lì ad alzare la mano, per chiedere un fuorigioco a un guardalinee che non c’è. A sentirci vittime, vittime derubate quando in realtà talvolta siamo i primi carnefici di noi stessi.

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