L’articolo della Gazzetta: si avvicina il rientro di Milik, il centravanti polacco permetterà a Mertens di tornare nel suo ruolo naturale di esterno sinistro.
L’articolo della Gazzetta
«Anche ieri Milik e Ghoulam hanno svolto una parte di allenamento in gruppo». Si apre così un articolo della Gazzetta sul Napoli, che parla di… calciomercato. Sì, perché il ragionamento della rosea è semplice. Con il rientro di Milik sempre più vicino, scendono le quotazioni per l’arrivo di un esterno d’attacco. Il famoso «ruolo scoperto» di Sarri dovrebbe diventare nuovamente coperto grazie al ritorno del centravanti polacco, che permetterebbe a Mertens di spostarsi a sinistra e quindi darebbe a Insigne un po’ di respiro. Insomma, si tornerebbe alla situazione di inizio stagione: ove e quando serve, il belga di nuovo nel suo ruolo naturale, o meglio primordiale.
Resta in piedi la pista Younes: «Certo, resiste la possibilità che l’Ajax si convinca a cedere subito il tedesco dietro un piccolo conguaglio visto che il club azzurro ha già prenotato il tedesco per l’estate, ma è una ipotesi per adesso remota come quella di trovare un mister X che abbia tutti i parametri necessari per vestire la maglia del Napoli. Verdi è stato inseguito quattro mesi, sembrava aver detto sì quattro giorni prima di pronunciare il fatidico no. Politano è sempre stato la prima alternativa, alla quale il Sassuolo ha opposto fin qui un netto rifiuto, e Lucas del Psg guadagna uno sproposito e
costa altrettanto».
Le possibilità per Sarri
Partendo da questi presupposti, la Gazzetta prova a individuare le possibili alternative tattiche all’interno della rosa di Sarri. Il rientro di Milik permetterà «di andare oltre i ruoli “istituzionali”: ad esempio, Zielinski esterno sinistro si è già visto in diverse circostanze e potrebbe trarre giovamento dal rientro di Ghoulam con il quale non ha mai fatto coppia sulla corsia mancina. Rog, invece, è l’esterno destro che non ti aspetti: ad oggi è il primo sostituto di Callejon perché garantisce tanti inserimenti, seppur palla al piede a differenza dello spagnolo».