ilNapolista

La normalità di un’intervista di De Laurentiis è la notizia del giorno

Review dell’intervista di Aurelio De Laurentiis al Mattino: parole lucide, coerenti con la situazione del Napoli. Il presidente ha scelto l’armonizzazione, anche con Sarri.

La normalità di un’intervista di De Laurentiis è la notizia del giorno
Foto Ssc Napoli

Le parole al Mattino

Equilibrio, è questa la parola d’ordine. Aurelio De Laurentiis ha parlato al Mattino, e… non è successo niente. Anzi, le sue dichiarazioni sono apparse pacate, rasserenanti. Nessun attacco, interno o esterno, nessun riferimento ambiguo o equivocabile. Anzi, il sostegno a tutte le componenti della squadra.

Persino il rapporto palesemente altalenante con Maurizio Sarri sembra uscire rafforzato dalla combo intervista + fotografie della serata. Sul suo tecnico, il presidente del Napoli si è espresso con termini logici e paragoni calzanti, in assoluto regime di verità: «Come tutti i suoi predecessori, anche Sarri si è avvantaggiato del suo periodo a Napoli. Proprio qui è elevato al rango di allenatore di primo livello. È un uomo perbene, mi ha insegnato tanto. Non ho paura della clausola, lui fa parte delle persone che sono bene accette qualora decidessero di rimanere».

Lo sa, De Laurentiis, che Sarri potrebbe andare via. Allo stesso modo, però, lascia aperta la porta della sua casa-famiglia. Quella che ha permesso a Mazzarri di lanciarsi verso un livello superiore, a Benitez di arrivare al Real Madrid: dati inoppugnabili, esattamente come il crollo dopo aver lasciato Napoli. Di Mazzarri si sono perse le tracce dopo una stagione al Watford, Benitez è arrivato alla sesta sconfitta in sette partite di Premier col suo Newcastle. Insomma, non se l’e passata e non se la sta passando benissimo dal 2015. Probabilmente, da scaramantico imbevuto di realismo – o da realista imbevuto di scaramanzia -, Adl sta invitando Sarri a rimanere per non fare la stessa fine. Diciamo che non sarebbe folle pensarlo.

Mercato

Anche le parole sul mercato del Napoli sono apparse coerenti, con il suo pensiero e con le esigenze del Napoli. Vrsaljko è l’uomo che servirebbe per coprire gli spazi vuoti creati dagli infortuni, sarebbe perfetto per oggi e per domani. Ma non sarebbe, almeno oggi, allo stesso livello di Ghoulam. È quello che dice De Laurentiis, quando parla del terzino croato ma anche dei tifosi, «vorrebbero tanti giocatori uguali nello stesso ruolo, ma non ci sono copie identiche. Quindi pretendere che un terzino sinistro abbia le stesse caratteristiche tecniche di Ghoulam è follia». Certo, ci sarebbe da pensare e da dire che Ghoulam è diventato Ghoulam partendo dal Saint-Etienne, da una dimensione anonima o quasi – per tutti, tranne pochi eletti tra cui Benitez. Ma questo è un altro discorso.

Stessa lettura della realtà quando dice di voler «rinforzare le fasce», perché Ounas e Giaccherini, senza Milik (e quindi la possibile rotazione con Mertens), non possono bastare. Questa volta non fa nomi. E fa bene, anche perché il Napoli acquisterà Inglese – noi non siamo propriamente d’accordo, l’abbiamo scritto qui – e quindi occuperà uno slot della lista Figc. A meno di una cessione (Tonelli?), non sarà possibile acquistare un altro calciatore. Quindi, come dire: l’operazione non è impossibile, ma è comunque complicata.

Conclusioni

Un’intervista normale. Lontana da certe uscite plateali che non facevano proprio e/o pienamente il bene del Napoli. Insomma, De Laurentiis ha comunicato quello che doveva, almeno secondo noi. Sull’Europa League, sul campionato, sul turn over. Un invito a Sarri senza esagerare, consapevole della visione che il tecnico ha del gioco e del suo gioco. De Laurentiis ha perseguito l’armonizzazione, il camminare insieme senza dare spallate o colpi di gomito. Probabilmente, la cosa che serviva al Napoli per compattarsi nel nome della serenità, soprattutto in un momento non proprio facilissimo come questo.

ilnapolista © riproduzione riservata