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Il mancato upgrade di Hysaj, l’unico calciatore del Napoli che ha arrestato la sua crescita

Il terzino albanese del Napoli non è ancora riuscito a mantenere le sue promesse della prima stagione, ma il tempo è ancora dalla sua parte.

Il mancato upgrade di Hysaj, l’unico calciatore del Napoli che ha arrestato la sua crescita
Elseid Hysaj / Photo Matteo Ciambelli

L’inizio

In un pezzo di Alfonso Fasano scritto a novembre 2015, si parlava così di Elseid Hysaj, terzino 21enne albanese da poco arrivato al Napoli:

Al suo arrivo, Hysaj si trovava, suo malgrado, a rappresentare il male assoluto. L’albanese era il passo indietro, l’empolizzazione selvaggia di una squadra che, con e attraverso lui, Valdifiori e lo stesso Maurizio Sarri, dichiarava – secondo alcuni – di voler studiare per la lotta salvezza.

Oggi Hysaj è, infatti e semplicemente, il miglior terzino possibile per questo Napoli. Difende, corre, sostiene. Ha solo 21 anni ed è stato pagato cinque milioni di euro. È un affare, in tutti i sensi possibili.

Hysaj confermerà queste sensazioni per tutta la sua prima stagione napoletana. Al termine della quale, Il Napolista scriverà che «ha i mezzi e le possibilità per puntare davvero ai top club». Poi arriveranno il rinnovo del contratto e la famosa clausola da 50 milioni di euro. Una cifra che oggi ci sembra eccessiva, fuori mercato, e che probabilmente lo è. Secondo Transfermarkt, il cartellno di Hysaj oggi vale 18 milioni di euro. Sono comunque tanti, probabilmente 30 al cambio con un’analisi più aderente al calciomercato di oggi. Però, come dire: quei famosi 50 non esistono più, da un bel po’. Tanto che, al termine dello scorso campionato, Il Napolista titolava così sul laterale basso albanese: “Hysaj, paradiso-inferno andata e ritorno: lo sviluppo accidentato di un talento”.

Oggi

Più che sul calciatore in questa stagione, il pezzo parla del calciatore nel futuro. E di un’incertezza che nasce dalla sensazione di una crescita interrotta. Ovvero: Hysaj non ha fatto upgrade rispetto al suo primo campionato a Napoli, anzi sembra aver addirittura alimentato i suoi limiti. La differenza con il processo di maturazione che sta(va) interessando Ghoulam è netta, percepibile, nonostante l’anagrafe favorisca di gran lunga l’albanese.

Come dire: Hysaj, rispetto a Ghoulam ma anche a tanti altri calciatori del Napoli (si pensi al caso eclatante di Mertens, ma anche a quelli di Koulibaly o Jorginho), ha arrestato il suo processo di miglioramento, di completamento. La sua dimensione non è esplosa, magari la verità sta nel mezzo tra il potenziale top player visto nel primo anno di Napoli e il calciatore di livello buono, ma non eccelso, che oggi gioca sulla fascia destra della difesa azzurra.

Concorrenza

Che gioca, sì. Gioca sempre. Anche questo, forse, è un punto fondamentale nella lettura del caso-Hysaj. Elseid, nelle sue due stagioni e mezzo a Napoli, si è praticamente ritrovato a non avere concorrenza. Christian Maggio, sua rima alternativa fin dal primo anno, ha riscoperto solo ultimamente la propria possibile utilità come esterno basso, la possibilità di entrare davvero nelle rotazioni. Tra l’altro, anche se non soprattutto a causa del legamento di Ghoulam. Prima, invece, il ruolo di laterale destro era avviluppato in un monopolio inscalfibile, con Hysaj titolare sempre e comunque.

Probabilmente, anche questa dimensione di intoccabilità non ha fatto bene a Hysaj, che almeno secondo noi ha vissuto un po’ la parabola di Rocky 3. Ricorderete, era il film in cui il pugile Balboa perde perché non ha più gli occhi della tigre, ovviamente uno stratagemma narrativo per identificare fame, grinta, voglia di vincere. Alla fine, ovviamente, Rocky ritrova gli occhi della tigre e vince.

Hysaj non è un fenomeno, probabilmente anche noi abbiamo esagerato a descrivere un futuro campione, se non assoluto almeno nel suo ruolo. Finora questa profezia è stata disattesa alla grande, Elseid non è un’incompiuta totale, resta un terzino affidabile con alcuni difetti – per esempio l’uno contro uno contro avversari di grande velocità e qualità nello stretto -, ma è lontano dal fenomeno che un po’ tutti avevamo intravisto. E da quei 50 milioni di clausola, una specie di sortilegio sul suo gioco e sulla sua carriera. Che, anche in virtù di certe cifre, pare proprio dover proseguire a Napoli. In attesa dei nuovi occhi della tigre, che del resto sono un’ipotesi praticabile. Hysaj compirà 24 anni a febbraio, il tempo è dalla sua parte.

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