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Il grande ritorno di Reina (sul luogo del delitto)

L’intervento su Fazio tiene il Napoli lassù: è Reina, sempre sospeso tra la parata decisiva e un possibile errore. Così, però, Pepe ci piace eccome.

Il grande ritorno di Reina (sul luogo del delitto)

Tutto uguale, o quasi

Pepe Reina aveva lasciato così l’Olimpico giallorosso.

Su Perotti

Sette mesi dopo, nella stessa porta, Pepe Reina ha compiuto un intervento simile. Dinamica dell’azione diversa, esito identico. Tocco decisivo, palla sul palo, paura ricacciata indietro. Il tiro deviato di Perotti nello scorso campionato, un colpo di testa di Fazio questa sera. Tutto uguale, o quasi.

Nel quasi c’è anche la classifica del Napoli, che – anche grazie a questo intervento – ora dice +5 sulla Juventus e (potenzialmente) sull’Inter. Certo, i nerazzurri possono avvicinarsi fino a due punti, tra l’altro alla vigilia di uno scontro diretto. Toh, una partita contro l’Inter al San Paolo che vale il primato. Anche quella, nel novembre 2015, fu decisa da un intervento di Reina. Un tocco sul palo, anche allora. Coincidenze belle, sono belle perché fanno bene a Reina.

José Manuel detto Pepe, ricordiamolo sempre, era uno di quelli che noi volevamo integrare con un’alternativa. E che in questo inizio di stagione si è rivelato fondamentale, a Bologna prima e ora a Roma. Certo, c’è la topica ucraina (ci sarebbe anche un’uscita a farfalle senza esito, questa sera, proprio all’inizio) e qualche perplessità sulla punizione di Ferrara, ma questo è Reina. Lo conosciamo. Lo sapevamo. La possibilità di un intervento strepitoso e il fantasma dell’errore gratuito, improvviso, grosso e grossolano.

Su Fazio

Ecco, questa è una notte buona e brava per Pepe. Che si prende un pezzo importante di una grande vittoria del Napoli, 1-0 e lui fa il Buffon mentre Albiol e Koulibaly fanno Barzagli, Bonucci o Chiellini e il Napoli vince 1-0. Come richiesto dalla narrativa degli scudetti italiani. La speranza, pura e semplice, è che si continui così. Il Napoli e Pepe, Pepe e il Napoli, il Napoli con Pepe Reina. Una scelta forse condivisa o forse no li ha tenuti insieme, ora c’è un primo posto a punteggio pieno che spiega come la decisione sia stata giusta. Un primo posto tenuto stretto anche grazie alle sue parate, alla sua leadership, al suo impatto nel gioco. Quello a cui serve un portiere, oggi. E Reina sta dimostrando di poter essere, per il Napoli, ancora il miglior interprete del ruolo. Fatelo tornare più spesso a Roma, please.

 

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