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Il controverso rapporto della numero 10 con la Nazionale (ben prima di Insigne)

Le critiche alla prestazione di Insigne, talvolta eccessive, rientrano in una consolidata tradizionale del calcio italiano. Altri le hanno subite prima di lui.

Il controverso rapporto della numero 10 con la Nazionale (ben prima di Insigne)
Baggio sostituito a Usa 94

Una tradizione consolidata

La maglia numero dieci ha sempre avuto un rapporto controverso con la Nazionale italiana di calcio. Non per sminuire il dibattito su Insigne oppure – ancor peggio – attentare al napolicentrismo, va comunque ricordato che i commenti alla prestazione di Insigne seguono una tradizione che dura da almeno cinquant’anni. L’Italia ha perso malamente contro la Spagna. Tre a zero a casa loro. Qualcuno ha forse dimenticato che cinque anni fa ce ne diedero quattro in finale in campo neutro. Poi li abbiamo anche battuti all’Europeo, ma la sconfitta contro la Spagna oggi non può essere considerata una sorpresa per l’Italia del calcio. Questa sì che è presunzione.

Insigne contro la Spagna

I tre imputati

Ventura ha stupito e scioccato la critica per la formazione schierata. In realtà, diciamolo, come sempre accade la differenza l’ha fatta il risultato. Un tre a zero rotondo che non ammette repliche. A questo punto la critica, i media, hanno aperto i processi. Imputato numero uno: il ct della Nazionale. Imputato numero due, almeno sui quotidiani: Gianluigi Buffon. Imputato numero tre: Lorenzo Insigne che indossava la numero 10 e la cui presenza è stata oggetto di un dibattito durato tutta la settimana.

Ci può stare, come direbbe quel tale. Così come ci può stare che qualcuno si sia tolto qualche sassolino. Insigne ha rimediato un voto basso dalla Gazzetta (4,5, come Buffon) ma altri – Repubblica e Corriere – hanno assolto Lorenzo. Sembra invece che si stia in guerra con qualcuno. Insigne, nonostante le poche presenze in Nazionale, è un giocatore rappresentativo del calcio italiano e ci sta che finisca nel calderone delle polemiche. Qualcuno esagera, altri no. Ma non ci sembra il caso di gridare a un’altra crociata anti-Napoli. La speranza è che Insigne in futuro vincerà e perderà con la Nazionale.

Rivera e Mazzola in Nazionale

Da Rivera in giù

Anche perché, come detto in apertura, il rapporto dei numero 10 con la maglia della Nazionale è da sempre controverso. E il primo ad averlo subito è proprio Gianni Rivera protagonista di un’uscita infelice sull’assegnazione della 10 a Insigne (“Ormai la danno a tutti”). All’abatino concediamo il beneficio del dubbio: la sua potrebbe essere stata anche una risposta per sottolineare che il valore di quella maglia non è più lo stesso. Rivera ha subito critiche in Nazionale, che al confronto quelle subite da Insigne sono caramelle. Uno dei più grandi talenti di sempre del calcio italiano che di fatto non giocò la finale mondiale contro il Brasile.

Ma non soltanto Rivera. Ovviamente anche Mazzola. Altri trequartisti-fantasisti hanno avuto problemi. Baggio, Zola, Totti. Tutti hanno incontrato difficoltà in Nazionale. Chi più, chi meno. Il 10 classico dell’Italia è stato Antognoni, decisamente più regista che trequartista. Eppure anche lui è stato bersagliato per anni. Non sarà un caso se per tanto tempo, ai Mondiali, l’assegnazione dei numeri avvenisse in ordine alfabetico all’interno della divisione: difensori, centrocampisti, attaccanti. A Messico 70 il numero 10 fu di Bertini. A Spagna 82 di Dossena che non vide mai il campo. A Italia 90 fu sulle spalle di Nicola Berti non certo un trequartista. Baggio indossò la 15.

Lo sputo di Totti a Poulsen nel 2004

Gli ultimi due Mondiali

Fu Arrigo Sacchi a rompere questa tradizione e ad assegnare la 10 a Roberto Baggio a Usa 94. Fu una delle due eccezioni: l’altra fu la 6 assegnata a Franco Baresi. Nell’Europeo del 96, senza Baggio, si tornò all’ordine alfabetico e toccò ad Albertini. Poi il passaggio definitivo all’età contemporanea. Con Del Piero ai Mondiali del 98 quando fu letteralmente fagocitato da Baggio, e agli Europei del 2000 quando a divorarlo fu Totti. Il resto è attualità. L’era Totti, anche lui con un rapporto a dir poco controverso con la Nazionale: espulsione con Moreno ai Mondiali del 2002 e per sputo agli Europei del 2004 dopo aver giocato alla grande l’Europeo del 2000. E negli ultimi due Mondiali la 10 è stata sulle spalle di Di Natale in Sudafrica e di Cassano in Brasile.

A proposito degli ultimi due Mondiali, l’Italia non supera la fase a gironi dalla vittoriosa edizione del 2006. In Sudafrica, finimmo ultimi nel girone conParaguay, Slovacchia e Nuova Zelanda. In Brasile, terzi dopo le sconfitte rimediate con Costa Rica e Uruguay. Sorprendersi per averne presi tre dalla Spagna è esercizio di acrobazia intellettuale.

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