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La tempesta Bonucci – La Juventus ha scelto Allegri, il Milan con l’incognita Montella

La Juventus ha scelto l’allenatore e ha lasciato partire un giocatore simbolo. A Milano ci si interroga sul tecnico. L’ideale sarebbe Conte, a Napoli temono lo scippo di Sarri il prossimo anno

Come Higuain

Il trasferimento di Bonucci dalla Juventus al Milan è più o meno equivalente a quello dello scorso di Higuain al Napoli. Bonucci è persino più bandiera di Gonzalo. Era il candidato naturale al ruolo di capitano dei bianconeri per il dopo Buffon. Un calciatore simbolo che ha vinto scudetti consecutivi. Uno dei pochi ad avere personalità. Anche un calciatore con un ottimo impatto mediatico. La malattia del figlio (fortunatamente risolta in positivo) e l’antijuventinità dell’altro (tifoso del Torino) hanno contribuito a farne un personaggio. Uno dei pochi rimasti nel calcio italiano.

Svenduto

La Juventus lo ha quasi svenduto al Milan. Quaranta milioni per Bonucci, in un calciomercato dai prezzi assurdi, sono effettivamente pochi. Persino per un calciatore di trent’anni. Lo scorso anno, il Manchester City ne offrì sessanta. La cessione di Bonucci ha un nome e un cognome: Massimiliano Allegri. I due non si amavano, per ragioni tattiche e non solo. Due anni fa, la Juventus riuscì a nascondere la polvere sotto il tappeto. Quest’anno, no. Il caso è scoppiato in Juventus-Palermo, poi l’esclusione di Oporto fino a Cardiff. L’intervallo di una partita di calcio più famoso della storia.

Il capro espiatorio

Era chiaro sin dal giorno dopo Cardiff che la Juventus aveva individuato a Bonucci il capro espiatorio. I retroscena avevano sempre Leonardo al centro della scena. Bonucci che accusa Dybala di tirare la gamba e poi gli rifila anche un ceffone. Bonucci che chiede la sostituzione di Barzagli. Nessuna voce della Juventus si è levata in sua difesa. Al punto che l’unica smentita ufficiale è rimasta quella di Bonucci sui social network.

L’ambiente Juve non ha mai amato Allegri

Tra Bonucci e Allegri, la Juventus ha scelto l’allenatore. In passato, tra Sacchi e Van Basten, Berlusconi non ebbe dubbi e salutò l’Arrigo. Allegri non è nuovo a rotture con protagonisti delle sue squadre. Fino a oggi il più clamoroso era Pirlo che dal Milan approdò alla Juve di Conte. La Juventus ha messo la squadra nelle mani del suo allenatore. Una scelta che il popolo juventino non digerisce con facilità. Per gli juventini, Bonucci vale Conte. Sono loro le bandiere della Juventus. Con Allegri, nonostante i tre scudetti consecutivi, e le due finali di Champions, c’è sempre un certo distacco.

I dubbi del pianeta Milan su Montella

Se la Juventus è impiccata ad Allegri, a questo punto del calciomercato il pianeta milanista si interroga su Vincenzo Montella. Un allenatore bravino, troppo perbene, che in fin dei conti non ha mai avuto una grande squadra tra le mani. Non che il Milan lo sia già, ma i calciatori di personalità sono almeno due: Bonucci e Biglia. Più Donnarumma. Montella non ha più tra le mani la promettente Fiorentina, oppure una squadra con in attacco Lapadula e in difesa Paletta.

A questo punto, la vera incognita del Milan siede proprio in panchina. Soprattutto se il club rossonero dovesse completare la campagna acquisti con Belotti oppure Aubameyang. Sarà in grado l’allenatore napoletano di guidare una squadra ufficialmente candidata alla conquista dello scudetto? È la domanda più gettonata nella Milano rossonera. Considerata la campagna acquisti, l’epilogo naturale sarebbe l’arrivo di un allenatore come Antonio Conte. Sarebbe anche il colpo mortale per l’universo Juventus da sempre ancora innamorato dell’allenatore del Chelsea. E l’anno prossimo c’è anche la clausola rescissoria da otto milioni per Sarri. Vista la capacità di spesa del Milan, a Napoli qualcuno si sta preoccupando.

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