L’ex tecnico di Francia e Psg parla alla Gazzetta: «Juve indebolita dalla partenza di Bonucci, il Napoli e Sarri possono fare l’impresa».

L’intervista alla Gazzetta
Laurent Blanc ha allenato la Francia e il Psg, dopo essere stato un gran difensore. Come dire: nonostante il suo credito internazionale non sia molto elevato – soprattutto in Italia -, è una personalità importante nel mondo del calcio. Che fa un grosso riconoscimento al Napoli. Leggiamo le sue parole alla Gazzetta dello Sport: «Come gioca bene il Napoli, sono un convinto ammiratore di Sarri, ha messo assieme un meccanismo sublime».
E ancora: «Mi ha talmente affascinato la sua idea di calcio offensivo, dove proprio tutti pensano e agiscono in funzione del gol, che avevo cercato di copiarla con il mio PSG. E vorrei riuscirci con la prossima squadra che guiderò. In Italia? Mi piacerebbe, come no».
C’è anche altro nella breve confessione di mister Laurent alla rosea, rilasciata in occasione di un torneo di golf nel milanese. Tipo si parla della Juve, declinata sempre in chiave Napoli: «La partenza di Bonucci ha indebolito i campioni andando a toccare quello che era stato il reparto più forte, su questo non c’è dubbio. Bonucci è un leader, oltre che un bravissimo centrale. Sul mercato c’è una generale carenza di bravi difensori e i leader sono ancora meno. Adesso il club bianconero è dinanzi a una scelta delicatissima e importantissima, che non può sbagliare: tappare il buco Bonucci. Il Napoli quindi riparte da due vantaggi: è forte di un gioco prolifico; va a sfidare una rivale non più così collaudata nel reparto arretrato. Sarri può fare l’impresa».
L’Inter, infine. Si era parlato anche di Blanc per il post-de Boer: «Sì, fui contattato lo scorso autunno. Ora però tocca a Spalletti in un contesto di enormi cambiamenti. Non sarà facile il suo lavoro, così come non sarà facile per Montella perché anche al Milan sono successe tante cose rivoluzionarie».