Riecco anche Grassi, De Guzman e i “giovani” alla Luperto. A parte Zapata, risorsa di mercato, bisogna trovare una collocazione a questi calciatori.
Nomi di rilievo
La pagina “arrivi e partenze” che i giornali inseriscono nel loro timone quando finisce la stagione serve a dare definizione e dimensione al mercato di tutte le squadre. Al momento, anche il Napoli ha calciatori in entrata, nonostante non abbia annunciato nessuno. Sul rosa della Gazzetta, infatti, sono stampati i seguenti nomi sotto la dicitura Acquisti: Lasicky (d, Carpi, fp), Zuniga (d, Watford, fp), Luperto (d, Pro Vercelli, fp), Grassi (c, Atalanta, fp), De Guzman (c, Chievo, fp), Dezi e Gnahoré (c, Perugia, fp), D. Zapata (a, Udinese, fp), Dumitru (a, Nottingham, fp), Bifulco (a, Carpi, fp), R. Insigne (a, Latina, fp). Dove “fp”, ovviamente, sta per “fine prestito”.
Eccoli qui, gli esuberi. I dimenticati dal e del mercato. Alcuni sono nomi “normali”, ovvero giovani “mandati a fare le ossa”, come si diceva un tempo. Lasicky, Luperto, Dezi (che non è proprio giovanissimo), Insigne, Bifulco, Gnahoré. Poi gli esuberi in senso stretto e assoluto, Zuniga e Dumitru. Poi Grassi e Zapata, che sono gli ibridi. Un po’ giovani, quindi non ancora all’altezza. E un po’ calciatori da valorizzare per capire cosa farne in senso di mercato interno ed esterno. Soprattutto esterno, soprattutto Zapata. Dopo due buone stagioni a Udine, il Napoli che ha abbondanza in attacco pensa solamente a cederlo. A peso d’oro, addirittura. Si parla di 20-25 milioni per l’attaccante colombiano. Ci pare una cifra esagerata, lo pensa anche Transfermarkt. Che lo valuta otto milioni.
Profili diversi, gestioni sbagliate
Abbiamo iniziato a sviluppare il tema parlando di Zapata. Che, probabilmente, è l’operazione meglio gestita di quelle che abbiamo letto sopra, al netto dei giovani quelli veri. Sì, perché il colombiano ha vissuto due stagioni di valorizzazione e di verifica delle proprie qualità mentre a Napoli avrebbe fatto solo panchina. Higuain e Gabbiadini prima, Milik e Mertens (con Pavoletti) poi gli avrebbero precluso le porte del campo. Intanto, ha dimostrato (a Udine) di essere un buon attaccante, valido per la Serie A. E ora è una delle più probabili fonti di auto-sostentamento per Giuntoli al calciomercato.
Gli altri casi sono figli di situazioni non proprio esemplari nella gestione del calciatore. Si pensi al caso-Zuniga, che arriverà a Dimaro forte di un contratto fino al 2018 (!). Si pensi a Dumitru, sbolognato per limiti tecnici una prima volta nel 2011 e ancora legato al Napoli. Nonostante, nel frattempo, abbia giocato con Empoli, Ternana, Cittadella, Reggina, Verola, Latina e Nottingham Forest. E sia prossimo a compiere i 26 anni.
Poi ci sarebbe Grassi, che è un caso limite. Acquistato come un profilo futuribile, si è infortunato e non è mai ricomparso. Se non a Dimaro 2016, ritiro in cui fece una buona impressione. Non bastò, intanto il Napoli aveva messo su un centrocampo completo e di livello superiore a quello di Grassi. Il ritorno all’Atalanta, un prestito interlocutorio. E ora un ritorno da decifrare. Sfortuna, scarsa lungimiranza, dinamiche che si sovrappongono. Una sua cessione sarebbe come sconfessare un investimento importante (10 milioni). Si vedrà.
Cosa fare
In ogni caso, tutti questi nomi non sono pronti per il Napoli. In futuro, forse. Oggi, sicuramente no. Probabilmente, solo Luperto potrebbe pensare di essere utile in futuro. O come quinto difensore, durante questa stagione. Ma niente di più. Anzi, anche questa sarebbe un’operazione azzardata: il centrale salentino ha disputato una buona stagione a Vercelli, però Tonelli è stato utile (e pure decisivo) per una brevissima parte di stagione. Luperto, nel caso, sarebbe pronto (e disponibile) a interpretare questo ruolo e questo compito? Ne varrebbe la pena?
Andando oltre Luperto, il resto vale poco o nulla, almeno in riferimento agli standard raggiunto dal Napoli. Zapata, magari, potrebbe entrare nella concorrenza. Ma con un ruolo troppo marginale, soprattutto dopo l’esperienza in Friuli. Per Lasicky, Dezi, Insigne, Bifulco e Gnahoré, il destino sembra scritto: un altro prestito, per provare a impressionare tutti. I casi di Zapata, De Guzman e Dumitru porteranno a una cessione quasi certa. Il Napoli vorrebbe incassare circa 25 milioni per i primi due. Per Grassi, situazione incerta. Dipenderà dalle offerte che arriveranno.
Infine, Zuniga. Non sappiamo come definire la sua presenza, ancora per un anno, nell’organico del Napoli. Non sappiamo immaginarci il suo futuro. La domanda è semplice: chi se lo prende? Con il Watford di Mazzarri, 17 presenze e un gol. Il tecnico di San Vincenzo, per il momento, non allenerà. È sfumata, probabilmente, l’unica occasione per dargli una nuova possibilità. Che in realtà vuol dire liberarci di lui.