Ci sono anche gli episodi collaterali: per la rosea, non c’è il rigore nel primo tempo per la Juve (Strinic su Dybala), regolare il gol del Napoli.
Il giudizio su Valeri
Fioccano, com’è ovvio che sia, i resoconti arbitrali su Juve-Napoli. Non è stata, non può essere e non sarà una partita facilmente archiviabile. La Gazzetta dà una sua lettura degli episodi, che vi anticipiamo: ci stanno i rigori per la Juventus, ma quello su Albiol doveva essere concesso.
Leggiamo, partendo però dall’episodio del primo tempo (Strinic su Dybala): «L’argentino si trova davanti alla porta su un bel lancio di di Bonucci. Strinic lo tocca ma non in modo tale da impedirgli la conclusione, parata da Reina. Fa bene, dunque, il direttore di gara a sorvolare».
Il primo calcio di rigore
«L’argentino della Juve, a dire il vero, è già in volo prima del contatto, il difensore del Napoli però lo tocca sulla parte anteriore del piede. Decisione corretta».
Il doppio episodio Albiol-Cuadrado
«Quanto succede poi in occasione del 3-1 ricorda a molti quanto avvenuto nell’ormai storica Juve-Inter 1998 quando, dopo un rigore negato ai nerazzurri per fallo di Iuliano su Ronaldo, nella prosecuzione dell’azione ne fu concesso uno ai bianconeri (in quel caso sbagliato). Qui la beffa, per il Napoli, è ancora più atroce perché poi il penalty avversario è stato trasformato. Tutto nasce nell’area bianconera quando Albiol finisce nella morsa di Bonucci e Pjanic: il difensore non lo tocca, il bosniaco sì, evidente il rigore. L’arbitro fa proseguire l’azione, Dybala innesca Cuadrado che si trova a tu per tu con Reina nell’altra area di rigore. È vero che il portiere tocca la palla, ma questa – nella prosecuzione dell’azione – resta a disposizione dell’attaccante, sul quale rovina Reina e quindi il penalty, poi trasformato da Dybala, ci sta».