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Atalanta-Napoli dimenticate: Soldà, il primo gol di Imbriani e il capolavoro di Quagliarella

Quattro precedenti a Bergamo tra i padroni di casa e il Napoli: dal 1984 al 2010, storia in pillole di una classica del nostro calcio.

Atalanta-Napoli dimenticate: Soldà, il primo gol di Imbriani e il capolavoro di Quagliarella

Atalanta-Napoli è una vera e propria classica del nostro campionato: del resto, i bergamaschi hanno giocato 55 stagioni in Serie A contro le 70 del Napoli, quindi lo storico dei precedenti da cui pescare è ampio e dilatato nel tempo. Forse proprio per questo, gran parte dei tra le due formazioni hanno avuto un significato importante nel contesto di un campionato: basti pensare ad Alemao nel 1990, al gol di Giordano per il primo scudetto. O anche, di converso, a partite come il 5-1 in favore degli orobici al primo anno di Serie A della gestione De Laurentiis, all’1-3 dell’anno scorso. Ecco, noi abbiamo voluto ribaltare questa teoria: i nostri precedenti dimenticati di oggi non fanno parte di questa shortlist di partite importanti, ma raccontano di partite che, per l’appunto, non hanno avuto un peso fondamentale nell’economia di una stagione. A cominciare dal primo Maradona, anno di grazia 1984.

28/10/1984, Atalanta-Napoli 1-0

È il primissimo Maradona, stella polare di un Napoli sgangherato e che ha iniziato maluccio il campionato: due vittorie in sei giornate, un solo punto in trasferta e la sensazione, come spiega un impeccabile Tonino Carino nel servizio di Novantesimo, che Rino Marchesi ha da rivedere molte cose per salvare la stagione. «Maradona è un campione, ma non può fare certo miracoli». Appunto. Il gol decisivo è di Soldà, che su un calcio di punizione a due (e su tocco dell’ex Agostinelli) fulmina Castellini con un missile di sinistro che si infila sotto la traversa. Alla fine della stagione, Napoli ottavo con cinque punti di vantaggio sugli orobici, finiti decimi.

17/9/1995, Atalanta-Napoli 1-3

Il primo gol di Vieri in maglia atalantina (il secondo in Serie A dopo la rete realizzata agli esordi con il Torino) sembra lanciare l’Atalanta neopromossa, ma il Napoli di Boskov (con una delle tante seconde maglie gialle concepite lungo il corso della storia) reagisce bene. Il pareggio è di Buso, il vantaggio è di Carmelo Imbriani, al suo primo gol in Serie A. Il terzo gol è uno splendido destro dal limite dell’area di Condor Agostini. A fine stagione, le due squadre sono appaiate poco più su della zona salvezza: Napoli 12esimo con 41 punti, Atalanta 13esima con 39.

19/9/1999, Atalanta-Napoli 1-0

Match di Serie B che quindi è un match di alta classifica tra due nobili decadute: l’Atalanta di Vavassori cerca di ritrovare sé stessa con l’ennesimo corso sei giovani, il Napoli è finito nelle mani di Novellino e affida l’attacco a Schwoch e Stellone. È la quarta giornata, il Napoli viene da una bella vittoria interna sulla Fermana (4-0) e cerca un colpaccio che proietterebbe subito il torneo su binari di vertice. Non la pensano così gli atalantini, che trovano uno splendido gol con Doni: colpo di tacco smarcante di Caccia, il futuro capitano (forse in fuorigioco, forse no) si avvicina a Bandieri e lo salta con un diabolico pallonetto. Una giocata di alta scuola che gli apre lo specchio della porta: palla in rete, gioco, partita e incontro. Nel finale, il momento più atteso della serata: il nuovo esordio in maglia nerazzurra di Claudio Paul Caniggia, di ritorno a Bergamo dopo l’esperienza a fine anni Ottanta. A fine stagione, entrambi i club festeggeranno il ritorno in Serie A. E Caniggia avrà messo insieme appena 17 presenze e un gol.

6/1/2010, Atalanta-Napoli 0-2

Una Befana grandi firme, non fosse altro per lo splendido gol del vantaggio realizzato da Quagliarella. Una vera e propria prodezza balistica dell’attaccante di Castellammare di Stabia, che da circa 35 metri indovina una conclusione incredibile per forza e precisione. Coppola, ex di giornata e portiere atalantino, non ha neanche il tempo di abbozzare l’intervento. Nella ripresa, il raddoppio arriva su calcio d’angolo: lo segna Pazienza, che anticipa tutti i difensori nerazzurri e batte Coppola di testa. Il giorno dopo, arriveranno le dimissioni del tecnico dell’Atalanta a seguito di un periodo di pessimi risultati: si tratta di Antonio Conte.

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