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Udinese, non c’è pace per lo stadio: continua la disputa col comune per il naming

Udinese, non c’è pace per lo stadio: continua la disputa col comune per il naming

Non c’è pace a Udine, neanche per quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della società di Pozzo. Il nuovo stadio, infatti, dopo le polemiche per la scarsa affluenza di pubblico, è anche al centro di una diatriba tra il club bianconero e il Comune di Udine. Il motivo del contendere è il naming dell’impianto, che la società vorrebbe cambiare in “Dacia Arena”. Ragioni di sponsor, ovviamente. Che, però, sembrano cozzare col regolamento comunale: lo stadio “Friuli”, infatti, non può cambiare denominazione. 

Una possibile scappatoia arriva al club grazie al lavoro dell’avvocato  Giuseppe Campeis: secondo quanto si apprende dal blog di Marco Bellinazzo, firma del Sole24Ore ed esperto di finanza applicata al calcio, non ci sarebbe alcun impedimento nella sponsorizzazione dell’impianto, anche attraverso l’affissione di cartelloni recanti logo e nome dello sponsor. Per la toponomastica, dunque, l’impianto di proprietà dell’Udinese continuerà a chiamarsi Friuli, ma nella pubblicizzazione di un qualsiasi evento sportivo potrà comparire la dicitura “Dacia”, lo sponsor con cui il club bianconero sembra aver già raggiunto un accordo in questo senso. 

Il comune, però, continua a fare resistenza: respinta un’istanza dell’Udinese per la collocazione di due insegne recanti la scritta “Dacia Arena”, in quanto “non possono essere considerate quali insegne di esercizio dell’attività svolta nell’impianto, ossia l’attività calcistica ufficiale dell’Udinese”. Un problema anche la grandezza delle due insegne, definite “sovradimensionate”. La lotta continua.

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