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Il Pipita timbra il cartellino sull’ottovolante Sarri

Il Pipita timbra il cartellino sull’ottovolante Sarri

Se prova di maturità essere doveva esserci per squadra e Lorenzigno eccovela bella e ché servita proprio nella partita più attesa di questo terzo quarto di girone d’andata, superiorità manifestata in campo e sugli spalti con buona pace dei soliti ignoranti di cui è finanche inutile stare qui a soffermarvisi, purtroppo per noi e per loro la madre degli imbecilli è sempre in dolce attesa e sulla sua strada incontra evidentemente solo obiettori di coscienza, fortuna che in serie B le controindicazioni sono ridotte al minimo, in attesa tenere comunque fuori dalla portata dei bambini, se il sintomo persiste consultare ad un medico.

Fuga per la vittoria doveva essere e tale è stata, ordunque, risultato francamente mai in discussione nonostante l’imprevisto ritardo dello 0-1 sulla ruota scaligerina, vuoi per la doppia marcatura imposta su Pipita, vuoi per sfortuna, vuoi per imprecisione, vuoi per la buona foga offerta dall’Hellas almeno per la prima frazione di giuoco, insomma per vari e non sempre prevedibili fattori pur essendo stato Pepe spettatore non pagante per tutta la frazione, a testimonianza di indiscutibile predominio che nemmeno il rientro di highlander Luca Toni in dubbio giammai avrebbe potuto mettere.

Tre punti certo fondamentali per continuare a fare la voce grossa e marcare il territorio in attesa del big match di lunedì prossimo contro la fu Ambrosiana, e domenica dal gusto ancora più dolce per i prevedibili trionfi del gordo madrilegno colpito e affondato a domicilio dai fratelli blaugranata, ovvio il problema è l’ambiente si sa che a Madrid sponda Real sono più esigenti di Paris Hilton al sabato sera e comunque gli hanno lasciato la squadra incompleta, soprattutto in attacco dove non c’è nessuno che la metta dentro nemmeno a porta vuota.

Meglio gongolarsi sull’ottovolante Sarri, allora, capace di impostare a piacimento la propria manovra e fare ammattire la mediana gialloblu grazie soprattutto ad un Marek che sembra tornato agli indimenticati fasti post-adolescenziali, a gente come Chiriches capace di farsi trovare pronto ogniqualvolta è chiamato in causa e non far rimpiangere l’assenza di bastioni Gran Sasso Koulibaly, a batteria al litio Allan e ovviamente a Pipita capace di andare a segno e timbrare il cartellino con puntualità e precisione impressionanti, roba che a palazzo San Giacomo non si è mai vista e nulla conta adesso la pochezza di un’Hellas in evidente default di gioco e risultati, con Mandorlini certo costretto a fare le nozze coi fichi secchi ma ugualmente responsabile di proporre schemi più antichi di una stampa di Grimaldi a via Poerio, il tutto senza che il Telegraph, a quanto ci risulti, abbia mai elogiato lo stile di vita dell’amica Giulietta. Quella di Lunedì sembra essere la classica partita da tripla, certo non decisiva ma nemmeno ininfluente in chiave scudettata: vincere è tuttavia fondamentale, se non altro per far capire alle avversarie che con questo Napoli ci sarà da fare i conti fino all’ultima giornata.
Otto Tifoso

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