Alzi la mano chi non aveva paura che tutte le cose belle viste finora svanissero contro il solito Chievo, al termine della solita partita, a causa del solito svarione difensivo. I due pali del primo tempo sembravano confermare tutti i peggiori presentimenti. Invece il Napoli di quest’anno sta dimostrando di essere diverso. Non ha perso la trebisonda, ha continuato a tenere il campo alla sua maniera e, anzi, nel secondo tempo si è fatto più pressante. Il gol splendido di Higuain regala 3 punti fondamentali, il secondo posto in coabitazione e la quarta vittoria di fila in campionato. La vetta è a due punti e la squadra sembra sempre più convinta dei propri mezzi. Si è vinto nonostante la serata no di Insigne, il Chievo chiuso a riccio, sfortuna nelle conclusioni e la poca lucidità di Jorginho e Allan. Vincere così è 1000 volte più importante che vincere quando va tutto bene. L’80% del merito va a Sarri che ha saputo tenere tutti sulla corda, trovando le giuste motivazioni. Deve aver imparato bene la lezione di Carpi e degli anni passati.
Veniamo al premio maglia sudata.
Al terzo posto: Jorginho
Non è la sua miglior partita, non riesce a trovare mai il varco giusto per un passaggio illuminante. Però corre assai, gioca un mucchio di palloni e copre benissimo la sua zona. Una partita di sacrificio e senza fronzoli. Riuscire a garantire la continuità anche nelle serate in cui non si trova la qualità significa aver fatto un passo in avanti come calciatore. Conte è avvisato.
Al secondo Posto: Faouzi Ghoulam
La fascia sinistra la consuma a furia di andare avanti e indietro, spesso si prende la responsabilità di fare un tocco in più, prende un mucchio di calci e trova pure l’assist per il gol partita. Sarri all’inizio non lo vedeva e gli preferiva Hjsay adattato a sinistra. Ora c’è da augurarsi che Strinic prenda esempio dall’algerino e si proponga come valida alternativa, perché Ghoulam non lo avremo sempre in questa forma smagliante.
Mr. Maglietta Sudata: Gonzalo Higuain
Nelle ore precedenti la partita qualcuno è andato a vedere da quanto tempo non segnava in trasferta in campionato. Già erano pronte le polemiche del tipo “Higuain non si sblocca in trasferta e il Napoli non va oltre il pari”, invece il Pipita stoppa tutti e con una prestazione maiuscola ci regala tre punti. Meritava il gol già nel primo tempo quando il palo gliel’ha negato per due volte. Il siluro di sinistro che ha piegato le mani al portiere è da campione, ma è tutta la prestazione da incorniciare.
Maglia asciutta: Pepe Reina
Altre volte il portierone si è aggiudicato il premio, ma sempre per forzosa inoperosità. Stavolta una piccolissima tiratina d’orecchie gliela dobbiamo fare. Per 90 minuti non gli capita una parata degna di questo nome, ma nel finale con un rilancio sbagliato per poco non combinava il patatrack. Da lui certe cose non ce le aspettiamo, ci ha abituato troppo bene e, si sa, mantenere aspettative così alte è difficile.
Fabio Avallone