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I due assist di Mertens sono da hall of fame. Reina batte Donnarumma

Il Napoli non aveva mai brillato negli scontri diretti. I primi venti minuti sono stati una lezione di calcio. Ottimo Albiol. Sotto tono Hysaj.

I due assist di Mertens sono da hall of fame. Reina batte Donnarumma
Callejon ringrazia Mertens per l'assist (Cuomo)

Il Napoli soffriva gli scontri diretti

Il Milan è una delle contendenti per un posto in Champions League e quest’anno negli scontri diretti il Napoli non ha mai fatto benissimo. Sarà l’adrenalina post maradoniana, sarà la nuova mentalità di cui Sarri parla da un paio di partite a questa parte, fatto sta che il Napoli scende in campo a San Siro determinato e per 20 minuti abbondanti annichilisce il Milan: segna 2 reti magnifiche, vanta un rigore non concesso su Mertens e dà letteralmente lezioni di calcio.

Sbagliato tre volte il terzo gol

Dalla metà del primo tempo in poi, però, succede qualcosa. Il Milan guadagna campo e il Napoli perde lucidità. Dopo un pasticcio difensivo tra Jorginho e Tonelli i rossoneri trovano il 2-1 e fino alla metà del secondo tempo mettono in difficoltà gli azzurri. Il Napoli avrebbe la possibilità in contropiede di segnare il terzo gol almeno tre volte, ma Mertens ieri sera non aveva la stessa lucidità come uomo gol di quella che ha dimostrato come uomo assist. Così si soffre fino al 95°, il Milan coglie anche una traversa.
Al triplice fischio, però, il Napoli esce da San Siro con tre punti pesantissimi, spinge il Milan 7 punti indietro e rimane attaccato alle prime posizioni, in attesa di Roma e Juve.
Martedì si torna in campo contro la Fiorentina per i quarti di Coppa Italia, poi tre turni facili (sulla carta) prima del Santiago Bernabeu. In 5 partite il Napoli si gioca la stagione e forse saranno determinanti i ritorni: Ghoulam è già sulla via del ritorno (per colpa sua tra l’altro), Milik scalpita e poi toccherà a Koulibaly.

Ma veniamo al premio maglia sudata per Milan – Napoli

Al terzo posto: Pepe Reina
Sfida nella sfida con Donnarumma. Da una parte Reina del quale, soprattutto a Napoli, spesso e volentieri si canta il de profundis, dall’altra il napoletano trapiantato a Milano del quale si decanta (soprattutto a Napoli) il futuro radioso. Reina ieri è uscito nettamente vincitore. Incolpevole sul gol, ha fatto sembrare molto facili due parate che non lo erano, è stato sicuro nelle uscite e, come di consueto, preciso con i piedi. Donnarumma è apparso colpevole su entrambi i gol e ha sbagliato solo nel primo tempo almeno 6 rilanci. Si è solo parzialmente riscattato con una parata su Callejon.
Al secondo posto: Raul Albiol
Le ultimissime prima dell’incontro lo davano febbricitante. Tra Tonelli, Jorginho e Insigne hanno fatto a gara a chi gli faceva salire ulteriormente la temperatura. Il centrale spagnolo, però, ha mantenuto la lucidità e ha concluso l’incontro senza sbavature. Determinante in due occasioni nel miglior momento del Milan, si è preso qualche responsabilità in più del solito visto l’appannamento di Tonelli. Ottimo.
Mr. Maglia Sudata per Milan – Napoli: Dries Mertens
I due assist per Insigne e Callejon meritano di farlo entrare nella hall of fame dei fantasisti napoletani. Nel primo tempo si procura anche un rigore e mezzo, Rocchi però glieli nega e gli rifila un giallo. Ha per due volte la palla nitida per il terzo gol, non riesce a segnarlo, ma era lì. Corre senza tregua per 96 minuti e fa ammonire due milanisti. Se avesse trovato anche la rete sarebbe stato 10 e lode. Senza gol perde la lode, ma resta una prestazione maiuscola.

La maglia asciutta viene assegnata a: Elseid Hysaj

Deve avere qualche problema di condizione fisica. Un paio di volte, infatti, esce dal campo per farsi medicare, anche se alla fine giocherà tutti e 90 minuti. Bonaventura lo manda letteralmente al manicomio quando Montella lo mette largo sul suo lato. Poi per fortuna il tecnico rossonero ci ripensa e Hysaj (grazie anche all’aiuto di Callejon e Diawarà) rifiata un po’. E’ l’unico del Napoli al quale il pallone rimane attaccato ai piedi. In un paio di occasioni con mestiere si guadagna una punizione. Forse si è fatto impressionare dagli errori di Tonelli e Jorginho e non se la sentiva di dialogare con loro. Fatto sta che Hysaj è apparso una nota stonata anche nel momento migliore del Napoli.
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