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Sarri: «Il 4-3-3 penalizza Higuain. Stasera il Bruges mi è parso sotto tono, forse hanno sofferto il clima. Jorginho può giocare titolare contro la Lazio. Lo schema sul terzo gol? In realtà non l’ho visto»

Sarri: «Il 4-3-3 penalizza Higuain. Stasera il Bruges mi è parso sotto tono, forse hanno sofferto il clima. Jorginho può giocare titolare contro la Lazio. Lo schema sul terzo gol? In realtà non l’ho visto»

La conferenza stampa di Maurizio Sarri al termine di Napoli-Bruges 5-0

«Difficile rinunciare al 4-3-3? Dipende dai giocatori. Ho visto cose positive ma anche altre cose meno buone, con questo modulo si perde il centro e Higuain rimane spesso isolato. C’è qualche controindicazione come c’è in ogni modulo e in ogni aspetto della vita».

«Non ci faceva piacere non aver mai vinto. Non ho però mai visto una squadra abbattuta, una squadra triste. Abbiamo fatto buoni spezzoni di partita in tutte e tre gli incontri disputati. Stasera siamo stati un po’ più cattivi, ma sull’1-0 abbiamo lo stesso concesso qualcosa ai nostri avversari. I nostri avversari li ho visti a ritmi molto più bassi di altre volte, forse le condizioni climatiche per loro sono state molto più pesanti che per noi».

Ghoulam. «In difficoltà è una parola un po’ troppo grossa. Da lì attaccava Diaby che è un giocatore importante, capocannonierie del campionato belga e quindi qualche difficoltà ce la poteva creare. Ha difeso leggermente meglio rispetto a quel che gli ho visto fare all’inizio della preparazione. È ovvio che deve lavorare ancora parecchio e deve migliorare ancora».

«Insigne ha dimostrato che può fare l’attaccante esterno. Lo ha fatto bene e ora sta facendo bene il trequartista. È il giocatore che crea meno problemi da questo punto di vista. Con questo modulo sono sacrificati più Higuain e Gabbiadini che rende meno a giocare come attaccante esterno. Comunque è una soluzione, il 4-3-3, da tenere in grande considerazione. Insigne può giocare da esterno».

«Il 4-3-3 è un modulo più difensivo rispetto al 4-3-1-2, ci garantisce più ampiezza, quando la squadra si abbassa il modulo diventa 4-3-1-2. L’altro è devastante per la fase offensiva, meno per quella difensiva. Servono centrocampisti abituati a fare un grande lavoro in copertura. È una scelta fatta dieci giorni fa quella di giocare stasera con Mertens e Callejon».   

«Koulibaly e Ghoulam. Dal punto di vista di reparto i due giocatori devono imparare ancora tanto».

«Jorginho mi piace e mi è sempre piaciuto. Forse in questo momento sta dimostrando di avere una considerazione fisica superiore rispetto a Valdifiori. Sabato mattina deciderò. Di certo lo terrò in grandissimo conto, dovrò verificare se è affaticato. Anche a Empoli ero in dubbio su chi far partire, ho fatto giocare Valdifiori proprio perché eravamo a Empoli».

«Sul secondo gol di Mertens di cosa era contento? Se devo essere sincero non lo ho neanche visto, ero girato dall’altra parte, stavo parlando col vice. Gli schemi li fanno tutti. Sembra chissà che diavolo stai facendo, in realtà facciamo le 5-6 situazioni che fanno tutte le altre squadre».

«Condizione atletica migliore. Avevo già visto una squadra in grande crescita in campionato a Empoli dove abbiamo rimontato due volte e fatto in maniera indiavolata gli ultimi venti minuti. La gestione della partita stasera è stata meno dispendiosa. Sotto questo punto di vista è più indicativa la partita di Empoli».

«Reina. Per caratteristiche sue personali, è un uomo di grande personalità, è un leale. All’interno dello spogliatoio uno così diventa subito un punto di riferimento. Mi dispiace che in campo stia molto lontano dai compagni, altrimenti ci darebbe una mano maggiore, è uno che si prende tante responsabilità. Lui mi dice spesso che prima o poi si litiga, ma anche se accadrà il giorno dopo non ci sarebbero strascichi. È un positivo».

«La Lazio. Non ho pensato a come affrontarla. Prima era tutto facilemente programmabile perché c’era la sosta. Adesso non più. Domani vedremo come siamo messi».

«Stasera ho visto tanto del mio calcio. Attacchi alla profondità, scarichi di prima, palleggio. Il modulo non è determinante per le mie idee di calcio. Se ho idee, poi le adatto a tutti i moduli. Da quando ho preso le squadre dall’inizio sono stato esonerato solo una volta».

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