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Caro Napolista, lo sai che solo la Juventus ha gli abbonamenti “popolari” più cari del Napoli? È la politica societaria a scoraggiare gli abbonamenti

Caro Napolista, lo sai che solo la Juventus ha gli abbonamenti “popolari” più cari del Napoli? È la politica societaria a scoraggiare gli abbonamenti

Caro Napolista,
chi le scrive è stato abbonato in curva B dalla stagione 2010/11 alla stagione 2013/14 e le volevo parlare a proposito della presunta disaffezione della tifoseria allo stadio, come evidenziato dai dati sulla campagna abbonamenti. Chi le scrive continuerebbe volentieri a recarsi allo stadio 2-4 ore prima della partita (abito a Ponticelli) per trovare parcheggio e sediolino libero, continuerebbe volentieri a vedere “portoghesi” che entrano liberamente o persone che cercano di entrare con biglietti vecchi o addirittura con abbonamenti di precedenti stagioni (ma lei pensa davvero che i dati ufficiali sugli spettatori siano reali?), o ancora gente che scavalca dal settore inferiore al superiore trattando “coraggiosi” steward che provano ad opporsi a mo’ di piccioni (e la stessa scena è replicata all’interno dello stadio con un folto gruppo che non si accontenta della curva superiore e passa nel settore dei distinti).

Ma questo non è niente: campo distante, bandiere che impediscono la visuale per buoni intervalli di tempo durante le partite e che costringono a spostarsi, aria inspirata che comprende ossigeno in piccolissime tracce (oggi per me l’odore delle canne è l’odore dello stadio e viceversa), servizi igienici pessimi e, a parte un piccolo bar, assenza assoluta di qualsivoglia tipo di servizio per rifocillarsi; per non parlare delle volte in cui si è costretti ad uscire dallo stadio 5-10 minuti prima del fischio finale perché il parcheggio trovato non è dei più favorevoli e si rischia di restare imbottigliati nel traffico per 1/2 ore a Fuorigrotta.

Lei sa che questo vuol dire andare allo stadio? E lei lo sa che, nonostante tutto ciò, se oggi avessi l’abbonamento per la stagione 2015/16 toccherei ugualmente il cielo con un dito dalla felicità?

Lei ha provato a dare un’occhiata ai prezzi dei settori popolari (che vanno per la maggiore) delle altre squadre di Serie A? Per i “nuovi” abbonati come me, il prezzo di un abbonamento in curva del Napoli è di 330 + 5 euro, 25 euro in più della Roma (che offre anche il ridotto!), 115 euro meno dell’Inter e 127 euro meno del Milan; l’unica squadra che ha un costo minimo più alto è la Juventus, ma 430 euro di Torino non sono poi tanto diversi dai 335 di Napoli innanzitutto, per non parlare delle numerose categorie di differenze che ci sono tra la vivibilità dello Stadium e del San Paolo.

Ma lei lo sa che se avessi acquistato tutti i biglietti nella stagione 2013/14 avrei risparmiato 30 euro rispetto a quanto pagato? E chi invece si è abbonato in curva lo scorso anno ha perso 8 euro rispetto a chi ha fatto il biglietto volta per volta? Di quanto dovranno aumentare i biglietti per compensare l’aumento sul costo dell’abbonamento di quest’anno (che porteranno con buonissime probabilità ad aumentare l’inconvenienza dello stesso)?

Il motivo del dato basso è molto semplice: la politica societaria scoraggia l’abbonamento a favore dell’acquisto dei singoli biglietti, è inutile e irrispettoso contestare chi ha una passione e non può seguirla fino in fondo e, come me, tanti altri. Quanti tifosi troverà che non si abbonano perché non convinti dalla “politica del sudore”? Pochissimi, probabilmente nessuno. Quanti tifosi non si abbonano perché pretendono di vincere? Sempre un numero esiguo. Il dito va puntato contro la politica “pay per view” (che De Laurentiis ha dato ampia dimostrazione di amare) e il rapporto qualità-prezzo degli abbonamenti.
Lettera firmata

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