Torna l’Udinese dopo la lunga notte di Coppa ai rigori, diciassette giorni fa, e torna con la nutrita cavalleria multinazionale di centrocampo, tutti destrieri di giovane età, lo svizzero Widmer (21 anni), il brasiliano Allan (24), lo svedese Hallberg (19), l’altro brasiliano Guilherme (23) cui fa compagnia l’anziano Pasquale (33) nato nei possedimenti sabaudi di Venaria Reale. Sono i cinque che muovono la squadra di Stramaccioni, gli esterni Widmer e Pasquale pronti a rientrare sui fianchi della difesa e pronti a distendersi sulle corsie per attaccare e crossare (mestiere precipuo di Pasquale). Ecco il trappolone che scatterà nel cuore della partita e del Napoli puntando alla superiorità numerica dove nasce il gioco.
Nella zona centrale il Napoli dovrà escogitare la sua strategia di rimbalzo, forse saltando la zona con lunghi lanci evitando di portare palla col rischio di perderla innescando le ripartenze friulane. Forse dovranno essere i difensori centrali a fare i lanci sugli esterni per aprire la difesa dell’Udinese e saltare il centrocampo. Non sembra una partita di palleggio. Le sovrapposizioni lungo le linee del fallo laterale saranno determinanti.
L’Udinese conquista palla ed è rapida nel rovesciarsi verso la porta avversaria. Domenica scorsa ha tenuto a bada la Juventus (Allan su Pogba, Bruno Fernandes su Pirlo, il piccolo Piris su Tevez) correndo solo due rischi, la traversa di Pereyra e la palla-gol divorata da Tevez. I giornali riportano che Stramaccioni ha vinto tatticamente il confronto con Allegri cambiando continuamente modulo (3-5-2 e 3-4-1-2). La trasferta napoletana lo indurrà ad uguale equilibrismo.
In trasferta, l’Udinese è in serie positiva da quattro turni, due pareggi e due vittorie. Oltre a Di Natale, non ci sarà Kone, il nefasto Panagiotis Kone, albanese naturalizzato greco, che al Napoli ha tirato sempre colpi bassi, i due gol in tre giorni quand’era al Bologna, il 2-2 siglato ai supplementari diciassette giorni fa al San Paolo.
Il Napoli di campionato sarà molto diverso da quello di Coppa che inserì cinque “seconde linee” all’inizio di un pesante tour di partite. E, allora, non dovrà essere come la notte del 22 gennaio e ora si gioca di giorno, il Napoli lanciato da cinque successi consecutivi dopo la resa sul fuorigioco della Juve più di un mese fa.
Squadra in salute, di nuovo fortemente motivata, determinata, con Higuain condottiero e puntero devastante (8 gol nelle ultime otto partite). Contro l’Udinese il Napoli è ancora nel poker di gare avaro di punti all’andata (tre punti col Genoa, zero con Chievo e Udinese, un punto col Palermo). Sta riprendendosi il perduto (bottino pieno con Genoa e Chievo). C’è il secondo posto della Roma che invita a continuare di gran carriera. Un’altra vittoria e si annuncia per il Napoli un fantastico girone di ritorno mentre nell’alta classifica più di una squadra sta tirando il freno.
Ritorna a pieno titolo Ghoulam dopo le cinque eccellenti partite consecutive di Strinic. Qualcosa cambia in mezzo al campo (David Lopez sembra indisponibile) dove Gargano è ormai un punto fermo. Un dubbio, forse, sull’esterno sinistro: il “tattico” De Guzman per soccorrere il centrocampo o la freccia Mertens per costringere l’Udinese sulla difensiva. Scelta delicata per gli equilibri del match. La difesa dovrà dare di più tenendosi alta.
La nota curiosa è sempre la stessa. Non ci sarà Totò Di Natale, squalificato, assente altre tre volte su sette al San Paolo, portandosi dietro il pettegolezzo che gli dispiacerebbe venir a far gol a Napoli (sette gliene ha fatti a Udine, due triplette consecutive), lui che è nato a Castel Cisterna, 15 chilometri dal Vesuvio, cittadina dove sono germogliati altri talenti del pallone, il salice piangente Nicolino Caccia, il sublime Vincenzino Montella e l’esperto in calci piazzati Ciccio Lodi (più il pugile Molaro). A Fuorigrotta, Totò segnò un rigore sei anni fa nel 2-2. Squalifiche e infortuni l’hanno poi tenuto fuori dal San Paolo.
Cambio di arbitro all’ultimo momento. Dirigerà il brindisino Di Bello, out Mazzoleni il bergamasco dell’infausta notte di Pechino.
Mimmo Carratelli
SERIE A – 22^ GIORNATA.
Sabato 7: Verona-Torino, Juventus-Milan. Domenica 8: Fiorentina-Atalanta, Cagliari-Roma, Empoli-Cesena, Napoli-Udinese (ore 15), Parma-Chievo, Sampdoria-Sassuolo, Inter-Palermo (20,45). Lunedì 9: Lazio-Genoa.
CLASSIFICA: Juventus 50; Roma 43; Napoli 39; Lazio e Sampdoria 34; Fiorentina 32; Palermo 30; Genoa e Milan 29; Torino, Sassuolo, Udinese 28; Inter 26; Verona 24; Atalanta 23; Empoli 20; Cagliari 19; Chievo 18; Cesena 15; Parma 9.