Le pagelle di Sampdoria-Napoli 1-1, di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia
RAFAEL 6 – In ritardo sul tiro improvviso del gol di Eder, ma era anche coperto dai compagni. Il pallone basso entra a fil di palo. Una coraggiosa respinta a pugni su un corner. Sventa una punizione velenosa di Gabbiadini, ancora un tiro basso nell’angolino sinistro. Mesbah gli indirizza tra le braccia un altro calcio di punizione. Non deve essere mai decisivo perché la Samp inquadra raramente lo specchio della porta (tre tiri, compreso il gol).
È vero che la Samp ha fatto solo tre tiri e che uno, maledettissimo, è andato in rete, ma su Eder erano in cinque e se lo sono fatto scappare, e quando giochi con una difesa che si perde l’uomo anche in un’ammucchiata io non mi sento di dare la colpa al portiere. Tra l’altro Rafael ha salvato su Gabbiadini, su quello che sarebbe stato il 2-0. Di quali crimini contro l’umanità vogliamo ancora accusare il povero Cabral? E poi basta rimpiangere Reina, non se ne può più: è INFORTUNATO. Se fosse rimasto con noi adesso avremmo comunque Rafael tra i pali. Facciamo pace con la realtà una buona volta – 6
MAGGIO 7 – Sul suo vecchio campo, gioca alla grande. Travolge Obiang e va all’attacco. Sono suoi i cross più pericolosi che Ghoulam e Higuain non deviano in rete. Superbo lancio nello spazio al Pipita in galoppata solitaria verso Romero che però gli ruba la palla. Non cala nella ripresa quando Mihajlovic sostituisce Obiang con Duncan proprio per frenare il terzino azzurro.
I cross buoni li ha fatti, vorrei solo capire perché, ogni volta che ritroviamo un po’ Maggio, ci perdiamo almeno altri due dei nostri nei meandri del nulla e buttiamo i suoi cross al vento – 7
ALBIOL 6 – Eder gira al largo, la Samp non ha una vera punta centrale. Partita dignitosa. Su un corner, Rizzo nell’area doriana lo tira giù e sembra proprio rigore.
Non è che sembra: È rigore – 6
KOULIBALY 6 – Gli tocca spesso Okaka ed è un duello furibondo sia negli scontri diretti, sia nel raddoppio di marcatura in soccorso a Britos. Qualche incertezza nel primo tempo, meglio nella ripresa. Ammonito per un fallo su Eder (35’), becca il secondo “giallo” e l’espulsione (85’) fermando fallosamente l’attaccante brasiliano in un pericoloso contropiede. Intervento provvidenziale, ma il Napoli resta in dieci negli ultimi nove minuti. Era diffidato, salterà la prossima con l’Empoli al San Paolo.
Forse la cosa più bella della partita è stata guardare il duello a colpi di muscoli neri tra Kouli e Okaka. Il duello però, ahimè, lo vince Okaka, anche se con mezzi impropri e troppa cattiveria. Imperdonabile Koulibaly sul gol della Samp – 5,5
BRITOS 5,5 – Okaka gioca sulla sua fascia e lo impegna duramente. Soffre, ma non molla. Contrasta bene in più di una occasione. Costretto a difendere sempre, salta la “catena” di sinistra del Napoli non potendo sovrapporsi a Ghoulam. Ammonito all’inizio per una entrata fallosa su Rizzo (6’). Il “giallo” non gli pesa. Continua a difendere a denti stretti. Sostituito nel finale.
Vabbè, ma Okaka verso Britos è come carrarmato su uno stuzzicadenti! – 5
MERTENS 5 – Entra sostituendo Britos (58’) per il finale azzurro all’arrembaggio. Rientrava dopo l’infortunio alla testa. Cerca di essere vivace, ma la spunta raramente su De Silvestri. Cerca un’avventurosa conclusione, tiro alto (67’).
Avevo riposto tutte le mie speranze nel suo ingresso in campo. Sono franate – 5
DAVID LOPEZ 6 – Buona presenza a centrocampo dove il Napoli si trova sempre in inferiorità numerica contro quattro doriani, i tre del centrocampo più Soriano che rientrava. In più di una occasione si spinge avanti dando profondità alla squadra.
Ha una visione di gioco che trovo fenomenale e un buon margine di crescita. Con un regista come si deve a centrocampo non ce ne sarebbe per nessuno. Mettergli Inler come regista, però, è uno spreco enorme – 6,5
INLER 5 – Il solito tran-tran che non incide. Deve chiudere su Soriano, ma il ventitreenne talento doriano lo mette in difficoltà. Scarso apporto nella costruzione del gioco. Un tiro senza pretese fuori bersaglio (26’). Esce dopo un’ora.
Soriano versus Inler è come Isis versus Croce Rossa –5
JORGINHO 6 – Sostituisce Inler (63’) e dà più ordine alla manovra azzurra. Si mangia un gol battendo alta la palla davanti alla porta di Romero sull’assist di Callejon.
Magari facendolo entrare all’inizio del secondo tempo un gol in più lo avremmo fatto. Non vedo altri registi se non lui – 6
CALLEJON 5,5 – Non si vede più la sua irresistibile battuta volante a rete. Si sacrifica ancora in copertura, ma soffre le iniziative di Mesbah. Più di un tocco fuori misura. Bell’assist di testa per Jorginho che spreca davanti alla porta doriana. Una sola conclusione da fuori area, rabbiosa, a lato.
Sono rimasta affascinata dal suo modo di portare i calzettoni. Non me ne ero mai accorta. Li tiene altissimi, fin sopra le ginocchia, quasi sembrano un leggins che spunta sotto al pantaloncino. Solo che per buona parte del secondo tempo mi sono chiesta se sono fissati in qualche modo alla gamba o se si reggono da soli con la forza dell’elastico. Perché o l’elastico è di quelli da fermare la circolazione, oppure non mi spiego come sia possibile che non scendono durante il gioco. Qualcuno ha una spiegazione? Forse è più facile risolvere questo dilemma che quello riguardante le prestazioni di Callejon che dieci partite è un mostro e due un’ameba – 5
HAMSIK 5 – Con Ghoulam esterno sinistro alto, può giocare più accentrato. La Samp era una sua “vittima”. Quattro gol, due a Genova. Rimane all’asciutto. Qualche buona giocata e molti errori in disimpegno. Contro Palombo è un duello perso. Se avanza, c’è Silvestre che esce su di lui. Due buoni assist per Higuain. Nessun tiro in porta. Sostituito inevitabilmente nel finale.
Vabbè, per non parlare del dilemma riguardante le prestazioni di Hamsik, che è quasi sempre un’ameba e raramente un mostro – 5
ZAPATA 7 – Decisivo. Entra per Hamsik al 79’ e firma il pareggio nei minuti di recupero (92’). Gli vale il voto alto. Seconda rete in campionato dopo quella al Palermo.
Facciamolo, facciamolo, facciamolo giocare, oh Benitez, facciamolo giocare! Mi emoziona, Duvan, assai. E mi ha emozionata anche vedere Ferrero che fa il gesto dell’ombrello e poi Duvan che l’ombrello glielo poggia simbolicamente dietro e glielo mostra ben aperto – 7
GHOULAM 6,5 – Gioca esterno alto a sinistra come nel finale della partita a Praga. Deve coprire la fascia dove imperversano Okaka e Rizzo, ma è abile nel proporsi avanti. Non è fortunato sul cross di Hamsik a deviare la palla in rete (10’ di petto). Col Napoli che attacca i suoi cross impegnano la difesa doriana. Ne spreca uno Jorginho davanti alla porta di Romero. Ma è decisivo il cross per il colpo di testa del pareggio di Zapata. Presente anche in fase difensiva, salva una volta su Eder, deviandone il tiro in corner, e un’altra su Okaka.
In un ruolo non suo ci mette una forza, una volontà e una lucidità che sono uno spettacolo. Il cross per Zapata è stato perfetto. Lui è stato grandioso – 7,5
HIGUAIN 5 – Lotta, si impegna, ma è dura contro il giovanissimo Romagnoli. Non sfrutta tre occasioni per segnare, la più clamorosa al 36’ quando va in solitudine, sul lancio di Maggio, incontro a Romero, lo evita ma, girandosi per il tiro, si fa rubare la palla dal portiere.
Il problema è che puoi anche non essere in partita, nonostante l’impegno, però tre occasioni su tre, là davanti, non le puoi sbagliare: devi solo metterci il piede e tutto il corpo e menarla dentro come viene viene. No, ieri l’avrei sostituito almeno venti minuti prima con Zapata. Quando non è giornata non c’è da ostinarsi, bisogna cambiare – 4,5
BENITEZ 7 – Con Ghoulam esterno sinistro alto riporta Hamsik più al centro come aveva fatto nell’ultimo quarto d’ora a Praga e il Napoli, proprio con Hamsik, stava per vincere la partita contro lo Sparta. Ma anche più nel vivo del gioco, Marek fa una gara mediocre. Con Ghoulam ala sinistra, impiega Britos terzino sulla stessa fascia e l’uruguayano deve giocare un match a denti stretti opposto alla straordinaria fisicità di Okaka. Il Napoli del primo tempo lo delude e si arrabbia molto a bordo-campo. La squadra però si riprende nel secondo tempo e dà tutto per pareggiare dopo lo svantaggio. Azzecca le sostituzioni, soprattutto quella di Hamsik impiegando Zapata (un attaccante in più) e il colombiano gli regala il pareggio. Conferma David Lopez in mediana affiancandogli Inler, ma lo svizzero dà poco. In difesa rilancia Maggio e ne ottiene una prova magnifica. Non può contare ancora sul migliore Callejon e neanche Higuain gli dà molto sprecando sotto porta. Aveva solo due azzurri “freschi” che non avevano giocato a Praga, Maggio e Inler. Il Napoli si salva nel finale, non molla il terzo posto e con la decima partita utile fissa la migliore serie positiva del campionato.
Graziani dice che Benitez è di una tristezza enorme: sì, l’ha detto Graziani, non so se mi spiego. L’arbitro De Marco dice che Rocchi è stato grande, nonostante il rigore negato su Lopez: “nonostante”, ha detto, facendo crollare ogni giudizio di imparzialità sul lavoro altrui. Mauro dice che neanche Messi farebbe vincere lo scudetto a questo Napoli contro questa Roma e questa Juve. Costacurta, nel prepartita, dice di preferire Higuain a Tevez e quasi si scusa con lo studio Sky, che resta muto di fronte a questa uscita. Questo, ieri, sul fronte tv. Oggi continueremo con tv locale, giornali, con i soliti commenti distruttivi, già lo so. Ma voglio dire una cosa: la partita, certo, non è stata delle migliori, ma abbiamo pareggiato quando eravamo in dieci, non abbiamo mollato su un campo di patate, in trasferta e contro una bella Samp, ci abbiamo messo la voglia di pareggiare, era ormai troppo tardi per vincerla. Però siamo ancora terzi. Insomma, almeno per oggi, sondaggi non ne farei. E Forza Napoli. Sempre – 7
MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA