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Benitez: «Il San Paolo aiuti il Napoli. Uscire non sarebbe una tragedia, è capitato anche al Manchester United»

La storica conferenza stampa in cui Benitez pronunciò la fatidica frase sui preliminari di Champions e venne fatto a pezzi dalla stampa e dai tifosi del Napoli

Benitez: «Il San Paolo aiuti il Napoli. Uscire non sarebbe una tragedia, è capitato anche al Manchester United»

La conferenza stampa pre-partita di Rafa Benitez, ripresa dal sito tuttonapoli.net, da leggere dal basso in alto.

Quale può essere la chiave? “Vedendo i tre gol su angolo in una amichevole, anche l’aspetto fisico può fare la differenza. Mi ha colpito aver letto sulla stampa spagnola che l’Athletic temeva spie del Napoli all’allenamento…”

12.42 – Britos terzino è una idea da riproporre nelle due gare? “Ci sono Zuniga, Ghoulam, Britos che abbiamo provato. Chi è più avanti avrà più possibilità di giocare domani e durante il campionato”.

Vuole diminuire la pressione o c’è debolezza perchè la squadra non è al 100%? “Bisogna spiegare dove siamo, delle difficoltà fisiche, non possiamo dire che si deve vincere per forza. Se perdiamo cosa succede, ci ritiriamo dal campionato, coppa o europa league? Io sono convinto che se giochiamo come con Barça e Psg possiamo vincere contro chiunque, ma il calcio è questo ed una palla può entrare o meno, ma l’importante è avere fiducia”.

Come sta fisicamente Michu? “Sta migliorando, dopo qualche problema dell’anno scorso è importante per lui allenarsi con intensità. Sono fiducioso che farà bene”.

E’ innervosito di più dal mercato o dal sorteggio? “Loro sono forti, ma sicuro che non saranno contenti di giocarsela con loro. Li rispettiamo, le altre erano forti ma loro sono uniti e questo li rende più forti”.

Sugli esterni: “L’idea è di avere uno che attacca ed uno che è più attento, oggi la scelta dipende dalla condizione dopo il mondiale, da alcuni che sono più avanti rispetto ad altri. L’idea è proteggere la difesa e trovare l’equilibrio”.

Il mio futuro? “Parlarne adesso non fa bene, dobbiamo concentrarci sul lavoro che abbiamo da fare. Sono un professionista, al Chelsea avevo i tifosi contro e poi ho finito per vincere l’Europa League. Sono concentrato al 100% su tutta la stagione”.

12.37 – Sembra che tutto il progetto sia legato a questo preliminare. “Non sono d’accordo”. Gli acquisti sono legati alla Champions o anche in chiave campionato? “Il preliminare è fondamentale dal punto di vista economico e dell’immagine, ma non significa che senza Champions non possiamo crescere lo stesso… in ogni caso avremo Scudetto, Coppa Italia o Europa League. La mia esperienza è giocare la finale, non pensare se perdo cosa succede, ma di vincerla… L’Athletic dice che non ha nulla da perdere, da noi invece sembra una tragedia. Non nascondiamo che sia fondamentale, ma non è la fine della società. Ci sono giovani e possono crescere molto. Ogni gara è importantissima, ma devi essere preparato per il futuro perchè se non vai avanti puoi migliorare e tenere alto lo spirito. Dobbiamo essere positivi, abbiamo giocatori di maggiore qualità e livello internazionale”

12.34 – Il passaggio del turno può influire anche sul suo futuro? Crede nel progetto Napoli? “Se questo discorso inizia adesso, con un preliminare da giocare, qualcosa non va bene. Concentriamoci sul lavoro da fare. La mia storia, anche al Chelsea con i tifosi contro, dice che ho fatto il mio fino alla fine”.

C’è tanta attenzione sul fattore campo, l’andata sarà condizionata tatticamente? “Si parla spesso se è meglio giocare l’andata qui o lì, ma l’Athletic gioca più o meno uguale, non è una squadra che dice aspettiamo bassi con undici davanti alla porta. Loro hanno fiducia in quello che fanno da anni, loro non aspetteranno… e non avremo l’80%. Noi dovremo fare gol e non subirne, altrimenti la giocheremo lì con serenità”

12.32 – Senza Fernandez, Behrami e Reina il Napoli arriva indebolito? “No, sono arrivati altri giocatori di livello e la squadra si conosce, sa cosa deve fare. La differenza si potrà vedere durante l’anno, ora siamo all’inizio e non si può vedere ancora una squadra vera. Con Barça e Psg s’è visto già parzialmente… dobbiamo migliorare la condizione e poi inserire gli eventuali arrivi”.

Dove potrebbe giocare De Guzman? “Non credo ci sarà domani (ride, ndr). Oggi non ha senso parlare di chi non c’è, ma garantisco il grande lavoro di Bigon”

Cosa rappresenta questo preliminare per lei? Il mercato può dipendere dal risultato di questo confronto.
“Questa partita può aiutare la città e la società, è fondamentale, proviamo a dare il massimo e vediamo cosa accade. Non cambia il nostro mercato, cambia la percezione di qualche giocatore del Napoli allora dico può darsi, ma devono essere convinto al di là di questo del Napoli…”

Su Hamsik: “Sono molto soddisfatto del suo spirito, sin dal primo allenamento. Sono convinto che farà bene dopo l’ultimo anno, ho visto tanto impegno e con la sua qualità e tutto più facile”.

12.27 – Chi tra voi e l’Athletic deve avere più paura? “Noi sempre rispettiamo l’avversario, loro sono completi e lavorano bene a livello giovanile. Sono due squadre forti, vediamo domani cosa accade. Sappiamo che sarà difficile, ma lo sarà per entrambe le squadre”.

La città sogna di passare, sarebbe un incubo restare fuori. “S’è parlato di una tragedia, ma il Napoli ha giocato poche volte la Champions. Tante società forti capita di non giocarla, abbiamo visto anche il Manchester United, ma sappiamo che è importante dal punto di vista dell’importanza sportiva ed economica, ma non dobbiamo farci prendere dalla paura”.

Henrique, Dzemaili e Zuniga non convocati. Scelta tecnica o non sono in condizione? “Quando c’è la lista di 18 c’è sempre questo problema. Dopo il Mondiale i giocatori arrivati più tardi si sono allenati bene, come Zuniga, ma alcuni sono più avanti”.

Come sta Higuain? “Sta bene, ma non possiamo dire che sta al 100%. E’ un giocatore di tanta qualità e può darsi che l’80% sia abbastanza per fare la differenza. E’ un giocatore fondamentale”.

12.23 – Ha impostato la preparazione per essere al 100%? Lei quando vinse la Champions col Liverpool partì col preliminare con il Graz. “L’esperienza ce l’abbiamo, vogliamo fare bene domani al San Paolo così siamo più tranquilli. La squadra non può essere al 100% dopo il mondiale, molti sono tornati tardi, ma abbiamo fatto il massimo. Loro hanno un po’ di vantaggio a livello fisico, ma noi dobbiamo fare bene in caso. Sono convinto che siamo ad un buon livello, ma vedremo in campo”.

Sull’importanza del fattore campo e della fase difensiva: “Quando si gioca questo tipo di partite sappiamo che non prendere gol è importante, ma comunque ci sarà una seconda partita. Il San Mames è uno stadio mitico, ma il San Paolo è uguale. Mi aspetto lo stadio che abbiamo visto nelle grandi sfide, devono essere il dodicesimo uomo in campo. Loro devono capire che se uno fa un errore bisogna aiutarlo. I tifosi sono attaccati alla maglia, i giocatori sono del Napoli e vanno aiutati soprattutto quando fanno un errore”.

Il Napoli è una squadra completa? “Dobbiamo fare la partita con quello che abbiamo, proviamo a fare il massimo e vediamo cosa succede. Da queste due partite dipende il futuro della società che è brillante, ma può esserlo ancora di più se andiamo in Champions con le grandi squadre”.

12.18 –  E’ il turno di Benitez. Che partite si aspetta, subito all’attacco oppure prudente? “Loro sanno fare tutto, pressing, ripartenza, possesso. Loro si conoscono da tanti anni. Muniain dice che non sanno speculare, fanno il loro gioco sempre, lo credo anche io. Loro possono difendere, ma anche pressare alto, fare tante cose. Tatticamente sarà interessante e con grande intensità”.

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